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Viabilità: c’è l’ordinanza per Torre Faro ma non è quella che tutti si aspettavano

Lina Bruno

Viabilità: c’è l’ordinanza per Torre Faro ma non è quella che tutti si aspettavano

venerdì 12 Luglio 2019

Dagli uffici comunali competenti un provvedimento “soft” che non prevede l’isola pedonale. Ignorate, almeno per il momento, le proposte arrivate nel corso degli incontri sul tema

MESSINA – In ritardo ma finalmente arriva l’ordinanza della Giunta comunale per migliorare la viabilità a Torre Faro. Non è però quello che ci si aspettava dopo le tante proposte venute dal territorio, come quella espressa per esempio mesi fa nella deliberazione del Consiglio della VI Circoscrizione, che si era pronunciato a favore di una Ztl, o quella del Comitato Messina Nord che da tempo pressa per l’isola pedonale.

C’è anche in atto una raccolta di firme a favore di una regolamentazione viaria con aree pedonalizzate, promossa dai meetup del M5s che hanno organizzato qualche settimana fa, forse tardivamente, un’assemblea nel villaggio per ascoltare le esigenze dei residenti. Ma soprattutto l’ordinanza non sembra consequenziale alle decisioni assunte durante il tavolo tecnico di lunedì pomeriggio, promosso dall’Amministrazione, al quale avevano preso parte il Cda Atm, il vice sindaco Salvatore Mondello, l’assessore alla Polizia municipale Dafne Musolino, il comandante dei vigili Lino La Rosa.

Nel corso della riunione si era stabilita la sosta a pagamento nella piazza di Torre Faro, in parte di via Nuova e via Area Torre, in modo da regolamentare l’accesso avvalendosi dell’intervento degli ausiliari. Soprattutto però si era decisa la sperimentazione dell’isola pedonale temporanea, limitata alla fascia oraria serale 18,30/00,30 dall’imbocco di via Area Torre fino alla piazza. A presidio dei varchi sarebbero stati posizionati gli agenti della Polizia municipale e della Polizia Metropolitana. “Abbiamo deciso – aveva scritto il sindaco Cateno De Luca su Facebook – che cominceremo con gli ultimi due fine settimana di luglio. In seguito, tenendo anche conto di eventuali correttivi, l’area pedonale serale sarà estesa a tutto il mese di agosto”.

Tutto ciò doveva essere attuato attraverso una delibera di Giunta “conformemente a quanto prevede l’art. 7 comma 9 del D. lgs. 285/1992 quando, come nel caso di specie, il provvedimento viene assunto a tutela dell’utenza debole della strada e per il contrasto dell’inquinamento acustico e ambientale”

Nell’ordinanza di mercoledì però, adottata sempre per “migliorare la circolazione veicolare nel villaggio di Torre Faro e disincentivare l’uso del mezzo pubblico” non si parla di isola pedonale. Viene disposto fino al primo settembre nelle piccole traverse di via Biasini, il divieto di transito e dicitura “eccetto residenti per carico e scarico”. Sono già istituiti il parcheggio di interscambio “a raso” nell’area di proprietà dell’Enel adiacente la via Pozzo Giudeo, antistante il complesso “Torri Morandi” e il servizio di trasporto pubblico con bus-navetta con i lidi balneari di Capo Peloro. C’è già la sosta a pagamento, dalle ore 9 alle 21, tutti i giorni, con tariffa oraria di 2 euro e 50 centesimi, a eccezione dei veicoli muniti di pass per residenti, nelle vie limitrofe a Capo Peloro, Lanterna, Fortino e Biasini, il tratto di strada che collega la via Fortino con la via Lanterna e il tratto di via Senatore Arena, dall’intersezione con la via Lanterna, per una lunghezza di circa 100 metri.

L’ordinanza ha lasciato perplessi i componenti del Comitato Messina Nord, vicini all’Amministrazione De Luca, e che su Fb si sono limitati a mettere a confronto quanto stabilito in riunione e il contenuto dell’ordinanza. Adesso si attendono gli effetti di questi correttivi più soft decisi dal Dipartimento e che potrebbero non bastare. Capo Peloro, con il villaggio marinaro di Torre Faro, d’estate triplica i suoi residenti e specialmente nei fine settimana il borgo diventa invivibile. Per chi lo abita tutto l’anno, la situazione è diventata insostenibile, da qui la necessità di trovare soluzioni che per essere efficaci devono però essere anche drastiche e non avere l’ambizione di accontentare tutti.

Certo è che il piano viabile per la zona Nord doveva essere predisposto già mesi fa, invece si è rinviata ogni decisione e ancora a metà luglio si va per tentativi e si parla di sperimentazioni ed eventuali correttivi.

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