Il viceministro alle Infrastrutture Cancelleri all’inaugurazione del tratto Ss 117: “Basta polemiche Regione-Anas”. Si estende per 6,7 km, attraversa la provincia di Enna e si sviluppa nella parte settentrionale dei Monti Nebrodi
PALERMO – È stato aperto al traffico il nuovo lotto, denominato B4b, nell’ambito dell’itinerario Nord-Sud, Santo Stefano di Camastra-Gela.
Il nuovo tratto di strada, di estensione pari a 6,7 km, attraversa i territori comunali di Nicosia e Cerami, in provincia di Enna, e si sviluppa nella parte più interna dell’area della Catena Settentrionale dei Monti Nebrodi, nel versante che dal valico Colle del Contrasto scende verso Nicosia.
“La nuova opera – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Anas, Massimo Simonini – apporterà importanti benefici per gli utenti, tra i quali l’incremento degli standard di sicurezza e del comfort di marcia. L’opera si inserisce in un più ampio itinerario, che congiunge la costa settentrionale e quella meridionale della Sicilia, agevolando i collegamenti a vantaggio della collettività”.
Lungo il nuovo tratto di strada, che ha previsto un investimento complessivo pari a 83 milioni di euro, è stata adeguata la sezione stradale, che precedentemente presentava una larghezza di 6,5 metri, all’ampiezza di 9,5 metri, come previsto dalle attuali norme per le strade di categoria C2.
è stato migliorato, inoltre, l’andamento plano-altimetrico del tracciato, realizzato in variante per la quasi totalità dell’estensione, con l’eliminazione delle curve a raggio ridotto e dei tornanti che caratterizzavano la sede stradale storica.
L’incremento della sicurezza è stato reso possibile, anche, grazie alla razionalizzazione degli accessi alle proprietà e ai fondi privati, oltre che mediante l’installazione di barriere di sicurezza conformi alle normative vigenti.
L’opera ha previsto numerosi interventi di mitigazione ambientale, poiché il tracciato attraversa la riserva naturale orientata di “Sambughetti-Campanito”.
Le principali opere d’arte sono le gallerie “Portella San Martino”, di 385 metri, e “Coniglio”, di 988 metri e un viadotto, denominato “Malgurno”, lungo 140 metri.
Entrambe le gallerie sono state realizzate in conformità ai più moderni standard di sicurezza. In particolare, la galleria “Coniglio” presenta, a metà della sue estensione, un percorso per l’evacuazione di emergenza per i pedoni, cui si accede mediante una porta antincendio ubicata presso la piazzola di sosta a metà dell’estensione della galleria.
La galleria “Coniglio” – come, in realtà, l’intero tracciato – è stata realizzata in un territorio dal difficile contesto geomorfologico, che ha reso necessaria la realizzazione di consistenti opere di sostegno dei pendii attraversati.
Tale contesto è stata la principale causa del protrarsi dei tempi nel completamento dell’opera rispetto alle previsioni iniziali, dovendo far fronte a numerose impreviste criticità durante l’esecuzione delle opere.