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Svolta per gli svincoli del viadotto Ritiro: ecco quando torneranno operativi

Svolta per gli svincoli del viadotto Ritiro: ecco quando torneranno operativi
Viadotto Ritiro – foto QdS, compressa

Progetto pronto per l’appalto: il vicesindaco di Messina con delega alla viabilità, Salvatore Mondello, racconta gli ultimi sviluppi sul viadotto Ritiro al QdS.

Gli svincoli O e P del viadotto Ritiro torneranno operativi entro la fine del 2025. A dichiararlo ai microfoni del QdS il vicesindaco di Messina con delega alla viabilità, Salvatore Mondello.

Una notizia attesa da oltre ventotto anni, per un tratto di autostrada aperto al transito appena un anno fa, ma rimasto monco per il mancato collegamento diretto con la galleria “San Jachiddu”.

Viadotto Ritiro, vicina la riapertura degli svincoli O e P

“Il progetto è stato completato e validato, pronto per andare in appalto integrato. Credo entro l’anno si concluderà la procedura”, ha spiegato il numero due di palazzo Zanca. Si tratta di una vicenda paradossale e che negli ultimi anni il QdS ha seguito da vicino a proposito delle eterne incompiute della Sicilia.

Ventotto anni. È questo il tempo trascorso dall’inizio dei lavori per gli svincoli autostradali di Giostra-Annunziata, l’ultima uscita urbana della tangenziale messinese per chi si dirige verso Palermo. Una fatta di ritardi, battaglie politiche e promesse portate via dal vento. Dopo il completamento del viadotto Ritiro, a distanza di un anno qualcosa si muove davvero.

Stiamo parlando del progetto esecutivo per i viadotti “O” e “P”, le bretelle che dagli svincoli si diramano per un collegamento diretto in entrata e in uscita con la galleria “San Jachiddu” dell’Annunziata. La via più rapida per le migliaia di messinesi che percorrono quotidianamente la trafficata arteria.

Non a caso si tratta di una zona in cui, la scorsa settimana, si è verificato l’ennesimo grave incidente stradale dipendente dalle manovre alternative che gli automobilisti devono ancora compiere per immettersi sul viale Annunziata dal viale Giostra e viceversa.

I problemi

I viadotti O e P del viadotto Ritiro non sono mai entrati in funzione. Realizzati ma dichiarati inagibili per gravi criticità strutturali. Nonostante appaiano esternamente completi, quei manufatti sono stati bollati come “pericolosi” dall’ultima relazione tecnica della FIP MEC, commissionata dal Comune di Messina nel 2020.

I problemi rilevati riguardano la stabilità degli impalcati in caso di eventi sismici. Le parole del vicesindaco sono state chiare già lo scorso anno, quando interrogato dal QdS a proposito del completamento delle rampe, aveva sottolineato la presenza di “alcune anomalie” che “compromettono il corretto funzionamento della struttura, specialmente sotto azioni sismiche”.

Scenario immobile, ma c’è ottimismo

Nel frattempo, lo scenario attorno agli svincoli è rimasto immobile. L’area in questione è diventata un limbo urbano, dove la segnaletica orizzontale – tipica dei lavori in corso – segnala lavori che non sono mai ancora stati realizzati.

Eppure lo svincolo di Giostra è uno snodo cruciale per chi approda in Sicilia via mare o si dirige verso la zona della provincia tirrenica. L’infrastruttura, ad oggi ancora annoverata tra le incompiute, mostra ai turisti il volto peggiore di Messina: quello delle occasioni perse. La riapertura del viadotto Ritiro ha migliorato sensibilmente la viabilità cittadina dell’area nord, ma senza il collegamento completo con la galleria “San Jachiddu” resta un’opera a metà.

Nel 2023, il Ministero delle Infrastrutture ha stanziato altri 5 milioni di euro per il completamento delle rampe, vincolando il finanziamento al passaggio del controllo progettuale al Provveditorato alle Opere Pubbliche. Una mossa che avrebbe dovuto imprimere la svolta. Invece, silenzio. Almeno fino ad oggi.
Gli unici movimenti registrati sono stati i saggi tecnici effettuati proprio sui viadotti O e P durante l’estate scorsa, utili a valutare lo stato delle strutture e definire gli aggiornamenti necessari per la loro messa in sicurezza.

La politica locale aveva negli ultimi mesi rilanciato l’urgenza del completamento degli svincoli anche in relazione al progetto del ponte sullo Stretto. Perché questa infrastruttura, pensata negli anni ’90 come risposta al traffico in città, oggi è diventata anche strategica nel contesto delle grandi opere che coinvolgeranno l’area dello Stretto.

Eppure, le promesse di tre diverse inaugurazioni (2013, 2017, 2019) non sono bastate a consegnare un’opera completa alla città. Restano i monconi, le rampe chiuse, la galleria “San Jachiddu”, sporca e squallida via di collegamento, costretta a continue infiltrazioni e lavori di manutenzione straordinaria per garantire una sicurezza ordinaria.

Oggi però il Comune sembra più convinto che mai: con il progetto validato e pronto per l’appalto, la procedura potrebbe concludersi entro il 2025. “Credo entro l’anno si concluderà la procedura”, ha dichiarato Mondello. L’uso dell’appalto integrato — che consente di affidare progettazione esecutiva e lavori a un unico soggetto — potrebbe ridurre i tempi. I messinesi attendono la fine di un incubo durato quasi tre decenni.

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