Catania si proietta nel futuro infrastrutturale ed immobiliare. O, perlomeno, pone le basi per farlo. Questa mattina, a Palazzo degli Elefanti, il sindaco del Comune etneo, Enrico Trantino, il direttore generale dell’Agenzia del Demanio, Alessandra Dal Verme, ed il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania, Enrico Foti, hanno siglato il Piano Città degli Immobili Pubblici. Si tratta di un accordo finalizzato a valorizzare e riqualificare il patrimonio immobiliare pubblico del territorio in un’ottica di massima sostenibilità urbana e risposta ai bisogni di pubbliche amministrazioni e cittadinanza. Presente, al tavolo dei lavori, anche Monsignor Luigi Renna, arcivescovo della Diocesi di Catania.
Il nuovo Piano Città
Il Piano siglato oggi al Comune si concentra sulla riqualificazione di grandi aree come l’ex Palazzo delle Poste destinato a ospitare la Nuova Cittadella della Giustizia e un parco accessibile alla città, un progetto che fa dialogare la città con il mare e che si intende rendere innovativo e sostenibile per gli aspetti di efficienza energetica. Progetto di riqualificazione anche per quanto riguarda l’ex educandato Regina Elena di via Cifali, da anni non utilizzato, prossimo a diventare sede del Tribunale dei Minori con un ampio parco per svolgere le funzioni del Tribunale in un ambiente sostenibile e accogliente. Ma non soltanto: l’obiettivo è di arrivare alla valorizzazione degli immobili di via Crociferi e via Di Sangiuliano destinati a servizi socio culturali con il pensiero rivolto anche al Castello Ursino, già museo civico, al fine di trasformarlo in un vero e proprio polo culturale con laboratori e servizi digitali. Previsti, inoltre, anche progetti per incrementare la sostenibilità della città attraverso un sistema di aree verdi e lo sviluppo di una greenway.
“Piano città strumento per rigenerazione profonda”
“Il Piano Città costituisce il mezzo, dinamico e flessibile, ideato dall’Agenzia del Demanio, di analisi, pianificazione e sviluppo di progettazioni per raccordare gli immobili pubblici con i fabbisogni, gli obiettivi e i processi di rigenerazione profonda delle città. L’ottica è quella di lavorare in rete con un approccio multiscalare e interdisciplinare per raggiungere la migliore valorizzazione degli immobili pubblici, coinvolgendo soggetti istituzionali, stakeholder pubblici e privati” – le parole del direttore generale dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Il Piano città interpreta Catania come motore di sviluppo sostenibile per proiettarla verso una città del futuro ricca di storia e memoria identitaria”.
Il sindaco Trantino: “Presente e futuro di Catania in un unico progetto”
Concorde il primo cittadino di Catania, Enrico Trantino, che, pur sottolineando che si sia soltanto all’inizio di un lungo percorso che dovrà mettere insieme ingenti risorse non ancora individuate, esprime la propria soddisfazione per la sottoscrizione del nuovo Piano Città: “Il documento che abbiamo sottoscritto tra istituzioni diverse, pone basi solide e concrete per uno sviluppo armonico di Catania perché punta a valorizzare il presente in una prospettiva che guarda al futuro del territorio nel suo insieme – le sue parole – Come ci ha esortato ieri in Vaticano il Santo Padre Leone XIV come sindaci siamo chiamati a favorire un’alleanza sociale per la speranza. Ed è quello facciamo oggi, in maniera sobria, per imprimere un’ulteriore spinta alla trasformazione in atto nella nostra comunità cittadina e metropolitana”.
I dettagli
Il Piano Città degli immobili pubblici di Catania seleziona un primo portafoglio immobiliare di 17 beni (12 di proprietà dello Stato, 4 di proprietà del Comune, 1 di proprietà della Città Metropolitana di Catania). Potranno essere aggiunti ulteriori immobili da valorizzare, anche con il coinvolgimento di altri Enti e Istituzioni.
Il patrimonio immobiliare coinvolto
Immobili di proprietà dello Stato coinvolti nel Piano Città:
- Nuova Cittadella della Giustizia;
- Nuova sede del Tribunale dei minori;
- Area Librino per la realizzazione del “Centro polifunzionale della polizia di Stato”;
- Alloggi via della Lucciola;
- Area ex ferrovia circumetnea (Borgo – Nesima);
- Castello Ursino;
- Rifugio antiaereo;
- Ex Polveriera Playa;
- Ex Caserma Moccagatta;
- Capannone industriale;
- Area edificabile in Tremestieri Etneo;
- Area ex ferrovia circumetnea (Borgo – Galatea).
Immobili di proprietà del Comune coinvolti nel Piano Città:
- Complesso immobiliare via dei Crociferi;
- Ex Plesso Raffinerie;
- Villa Gentile Cusà;
- Terreni in viale Felice Fontana.
Immobili di proprietà della Città Metropolitana coinvolti nel Piano Città:
- Ex cinema Ritz
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