Dalle immagini che stanno già facendo il giro dei social, infatti, si vedono numerose persone allontanarsi velocemente dalla montagna
Nel giorno della Festa della Repubblica, l‘Etna è tornata a ruggire. In modo prepotente e vigoroso. A provocare la massiccia fuoriuscita di fumo e materiale vulcanico, secondo l’INGV, sarebbe stato un flusso piroclastico probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est. Il materiale caldo, da osservazioni preliminari, sembra non avere oltrepassato l’orlo della Valle del Leone. Contestualmente, l’attività esplosiva dal cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava.
Forte tremore ed esplosioni stromboliane
Il tremore vulcanico ha raggiunto valori molto alti. La notizia positiva è che comunque in questa fase esso sia circoscritto alle quote sommitali del vulcano. Per la la precisione dell’area del cratere di Sud-Est, a circa 2800 metri. Quindi ben lontano dai centri abitati. L’attuale fase eruttiva dal cratere di Sud-Est prosegue con esplosioni stromboliane di forte intensità e quasi continue che sono state avvertite distintamente nei vari comuni alle pendici dell’Etna. L’attività, inoltre, comunica l’Ingv «alimenta un piccolo trabocco lavico dal bordo meridionale del cratere di Sud-Est e una modesta colata lavica in direzione della Valle del Bove. Il modello previsionale indica che una nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe in direzione Ovest-Sud-Ovest». Dal punto di vista sismico i valori dell’ampiezza del tremore sono attualmente elevati con tendenza all’aumento.
Turisti in fuga dall’Etna
Sfortunatissime le decine di turisti che, approfittando della bella giornata di sole, avevano deciso di effettuare l’escursione in montagna. Dalle immagini che stanno già facendo il giro dei social, infatti, si vedono numerose persone allontanarsi velocemente dalle zone più vicine all’attività eruttiva dell’Etna per mettersi al riparo.
Allerta per l’aeroporto
Come capita in queste occasioni è scattato l’allerta per l’aeroporto di Catania. L’Ingv di Catania ha aggiornato l’avviso per l’aviazione, il Vona (Volcano observatory notice for aviation) alzando al livello più alto, rosso. L’impatto sul traffico aereo in ogni caso non è legato tanto all’altezza della nube vulcanica, ma piuttosto alla direzione dei venti. Attualmente la giornata tersa e priva di venti non sposta la nube verso Catania. Quindi l’attuale attività eruttiva non ha conseguenze sui voli in arrivo e partenza.
Schifani: “Massima attenzione”
“Sto seguendo con la massima attenzione, tramite il capo della nostra Protezione civile, l’evolversi della situazione sull’Etna. Il direttore Cocina è in costante collegamento, fin dalle prime ore di questa mattina, con il prefetto di Catania e con i vertici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia etneo. Il collasso parziale del cratere di Sud-Est, che ha generato un’imponente nube eruttiva alta diversi chilometri e un flusso piroclastico, rappresenta un fenomeno che seguiamo con estrema cautela. Al momento, dai primi rilievi, il materiale non avrebbe superato l’orlo della Valle del Leone e, come mi assicurano, non ci sono pericoli per la popolazione”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. “Desidero ringraziare – prosegue – gli operatori della Protezione civile, le autorità locali e gli esperti dell’Ingv per l’immediata attivazione dei protocolli di monitoraggio e sicurezza. La Regione è pronta a intervenire, se necessario, con ogni mezzo a tutela della popolazione e del territorio”.
La Protezione Civile: “Prudenza e precauzione per gli escursionisti”
Il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, raccomanda la massima precauzione agli escursionisti e invita a evitare l’area sommitale del vulcano fino a nuovo aggiornamento, in considerazione della potenziale evoluzione del fenomeno.
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