Fin dalle prime ore della mattinata odierna, oltre 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dalla Compagnia di Intervento Operativo C.I.O. del XII Reggimento “Sicilia” e dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, stanno eseguendo, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale etneo, nei confronti di 8 soggetti, presunti autori dei reati di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti e di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’operazione “Capinera”
L’operazione, denominata “Capinera”, condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Fontanarossa dal febbraio al giugno 2024, attraverso attività d’indagine tecniche e di tipo tradizionale, ha consentito di ricostruire i canali di approvvigionamento e il modus operandi attraverso cui il gruppo criminale gestiva il narcotraffico di cocaina e crack, smerciato al dettaglio presso una “piazza di spaccio” del quartiere popolare di “Librino”.
Uomo ai domiciliari trasforma la casa in un “supermarket della droga”
Emblematico al riguardo, il fatto che a capo dell’organizzazione ci fosse un uomo ristretto in regime di detenzione domiciliare, che aveva allestito la propria abitazione come un vero e proprio “supermarket della droga”. Nel medesimo procedimento penale, sono coinvolti ulteriori 7 indagati, per i quali il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto l’interrogatorio preventivo ex art. 291 1-quater c.p.p.
I NOMI
Su delega di questa Procura Distrettuale, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dai militari dello Squadrone Cacciatori “Sicilia”, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 8 indagati, presunti autori dei reati di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti e di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Nel medesimo procedimento penale sono coinvolti ulteriori 7 indagati per i quali ilGiudice per le Indagini Preliminari ha disposto l’interrogatorio preventivo ex art. 291 1-quater c.p.p..
L’attività d’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania-Fontanarossa dal febbraio al giugno 2024, avrebbe consentito di accertare la presenza, nel quartiere Librino, in via Capinera, di una piazza di spaccio dedita al traffico e alla vendita di sostanze stupefacenti quali cocaina e crack, diretta da un 31enne già ristretto in regime di detenzione domiciliare. Proprio dall’indirizzo di residenza del suo promotore, ha preso nome l’operazione.
Nello specifico, l’uomo avrebbe allestito, all’interno della propria abitazione, un vero e proprio “supermarket della droga”, ove la sostanza stupefacente veniva trasportata e quindi stoccata, per poi essere ceduta agli acquirenti, nella più totale noncuranza del regime restrittivo nel quale si trovava. Avvalendosi di una fitta rete di sentinelle e di un avanzato sistema di videosorveglianza, il 31enne sarebbe riuscito a sospendere l’attività illecita in caso di controlli delle Forze dell’Ordine, rendendo, così, difficoltoso ogni tentativo di arresto in flagranza di reato.
Tuttavia, durante le indagini, i Carabinieri sono riusciti ad arrestare 10 sodali dell’uomo e denunciare 16 persone, sottraendo al circuito del traffico di sostanze stupefacenti oltre mezzo chilo tra crack e cocaina.
Le indagini avrebbero consentito di appurare come l’attività criminosa fosse articolata, ovvero i ruoli attribuiti a ciascun indagato; in particolare, ogni singolo partecipante avrebbe avuto uno specifico compito: dal trasporto per l’approvvigionamento fino allo stoccaggio, dal confezionamento e successiva cessione delle droghe. E’ stato dimostrato come tale collaborazione tra i sodali sarebbe stata garantita da 2 indagati, i quali si sarebbero occupati di custodire la cocaina ed il crack, per poi consegnarla al successivo livello previsto della “supply chain” dello stupefacente. Le sostanze, dunque, sarebbero state trasportate da 5 corrieri sino al domicilio del capo del gruppo per la successiva ripartizione e vendita al dettaglio all’interno della sua abitazione. Le dosi venivano esposte nello sfarzoso soggiorno dell’abitazione dove, con l’aiuto di un ulteriore complice, factotum e uomo di fiducia del capo-promotore, sarebbero state poi vendute agli acquirenti.
Le indagini si sono concluse nel mese di giugno 2024 con l’arresto del responsabile dell’associazione che, su disposizione di questa Autorità Giudiziaria, è stato collocato presso una comunità terapeutica in regime di arresti domiciliari.
SOGGETTI DESTINATARI DI MISURA CAUTELARE IN CARCERE:
POIDOMANI Mario, classe 1994;
CLARINETTO Danilo Alfio, classe 1994;
COSTANZO Salvatore, classe 1987;
GRASSO Ignazio, classe 1978;
MESSINA Salvatore, classe 1984;
MESSINA Santo, classe 1989;
SCUDERI Massimo, classe 1991;
TORRE Pietro, classe 1987.
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