Secondo attacco subito con un drone nel giro di appena 48 ore. Lo ha denunciato la Global Sumud Flotilla, sostenendo che una delle sue imbarcazioni è stata approcciata da un drone in un porto tunisino. La Alma, che batte bandiera britannica, è stata colpita, secondo la flottiglia, nelle acque tunisine al largo di Sidi Bou Said, nella periferia nord di Tunisi. “Ha subito danni causati da un incendio sul ponte superiore. L’incendio è stato successivamente spento e tutti i passeggeri e l’equipaggio sono al sicuro”, si legge nel comunicato. Sui social è possibile visionare le immagini video del secondo attacco.
Il secondo attacco in due giorni
I giornalisti dell’Afp presenti sul posto hanno visto un’imbarcazione circondata da quelle delle forze dell’ordine tunisine. Si sentivano sirene e decine di attivisti hanno manifestato sulla spiaggia per protestare contro il presunto attacco. “Seconda notte, secondo attacco con drone”, ha dichiarato all’Afp Melanie Schweizer, una delle coordinatrici della flottiglia. “Questi ripetuti attacchi si verificano nel contesto dell’intensificarsi dell’aggressione israeliana contro i palestinesi a Gaza e costituiscono un tentativo orchestrato di distrarre e far deragliare la nostra missione”, ha denunciato la GSF nel suo comunicato.
Nessun ferito
Nessuno dei passeggeri e dell’equipaggio è stato ferito nell’attacco. Uno degli organizzatori della flottiglia ha accusato Israele di aver compiuto l’attacco. “Israele continua a violare il diritto internazionale e a terrorizzarci. Navigheremo per rompere il blocco su Gaza, qualunque cosa facciano”, ha dichiarato a Reuters Saif Abukeshek, membro del comitato direttivo della GSF.
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