Lacrime, dolore e applausi per ricordare Andrea Miceli, Massimo Pirozzo e Salvatore Turdo.
A Monreale piove a dirotto e le gocce di pioggia si mischiano con le lacrime delle decine di ragazzi e ragazzi che si sono stretti attorno alle famiglie di Andrea Miceli, Massimo Pirozzo e Salvatore Turdo, i tre giovani uccisi in una folle sparatoria avvenuta durante la notte del 27 aprile davanti a un bar di Monreale (PA).
Nel pomeriggio del giorno dopo la tragedia, una folla si è riunita in un unico pianto.
Lacrime a Monreale, il ricordo dei giovani uccisi nella sparatoria
Sotto il diluvio solo il rumore della pioggia, che bagnava i tanti fiori lasciati proprio sul marciapiede in cui sono spirati i tre giovani, tanti i messaggi lasciati da amici, parenti o gente che è rimasta colpita dalla tragica notizia.
Anche il sindaco Alberto Arcidiacono ha voluto essere presente e ha chiesto forza ai giovani, forza di continuare a nutrire speranza per il futuro. Poi il silenzio è stato spezzato da un lungo applauso liberatorio tra abbracci e urla al cielo.
Città sconvolta
A Monreale intanto è lutto cittadino, almeno fino al giorno dei funerali che non sono ancora stati fissati. Il Comune ha annullato tutti gli eventi legati alla Festa del Santissimo Crocifisso che stava per iniziare in città. La Chiesa, come deciso dall’Arcivescovo Gualtiero Isacchi, ha fermato anche la tradizionale processione. Per quest’anno non si farà. La città è attonita.