Vini, “Un bellissimo novembre” per l'Etna rosso doc - QdS

Vini, “Un bellissimo novembre” per l’Etna rosso doc

redazione

Vini, “Un bellissimo novembre” per l’Etna rosso doc

giovedì 14 Novembre 2019

Bottiglie "letterarie" dedicate dalle cantine Al-Cantàra - dopo Martoglio, Pirandello, Micio Tempio e Giovanni Meli - allo scrittore Ercole Patti, "autore e intellettuale dalla scrittura felice"

Dopo Martoglio, Pirandello, Micio Tempio e Giovanni Meli è Ercole Patti lo scrittore siciliano al quale Pucci Giuffrida, fondatore dell’azienda vinicola Al-Cantàra, dedica un vino dalla profonda, vivace ed estroversa anima vulcanica.

E’ un Etna Rosso DOC (annata 2016), prodotto
da uve di nerello mascalese in purezza,
vitigno autoctono di queste contrade dell’Etna, e si chiama “Un bellissimo novembre”, come il
romanzo che diede la popolarità a Ercole Patti, scrittore, commediografo,
giornalista, sceneggiatore e critico cinematografico (Catania 1903 – Roma 1976).
Il suo “Un bellissimo novembre” (Bompiani, 1967) è romanzo di formazione,
attraversato da una sensualità candida e vibrante: fra le sue pagine, nello
spazio temporale di un autunno di vendemmia sull’Etna, vede protagonista
l’adolescente Nino e la giovane e languida zia Cettina. Dal romanzo fu tratta
anche una versione cinematografica che ebbe l’affascinante Gina Lollobrigida
nel ruolo della zia.

Nello stile di
Al-Cantàra, che ai nomi evocativi dei suoi vini ha abbinato raffinatissime
etichette d’autore dove aleggia quasi sempre una leggiadra figura femminile
(come l’icona del suo logo), l’Etna Rosso DOC “Un bellissimo novembre” si
annuncia ai wine lovers con un’opera inedita dell’illustratrice Annachiara Di
Pietro. “Un’edizione limitata di
Etna Rosso DOC – spiega il “vigneron letterario” Pucci Giuffrida – con poco meno di mille bottiglie che coccoliamo
con cura nella nostra cantina di Randazzo dall’autunno del 2016 coltivando il
sogno di questa dedica a un autore di grande spessore intellettuale e dalla
scrittura felice e coinvolgente come quella di Ercole Patti. Per noi di
Al-Cantàra il vino è un’esperienza che attraversa tutti i senti e, se
possibile, accende la voglia di esplorare i linguaggi della arte, della poesia
e della letteratura”.

Sotto il profilo
tecnico, “Un Bellissimo Novembre”, è un Etna Rosso DOC prodotto da uve nerello
mascalese in purezza della vendemmia 2016 nella contrada Feudo Sant’Anastasia,
a Randazzo. “Dal colore rosso rubino intenso – spiega l’enologo Salvo Rizzuto – proviene da un raccolto
con una buona maturazione polifenolica e si annuncia con sentori di piccoli frutti
rossi, cannella e cacao; mentre in bocca è fresco, sapido e con un tannino
croccante. È frutto di tre anni di affinamento, passaggi in tonneaux di rovere
francese e castagno dell’Etna e dodici mesi di riposo in bottiglia prima di
entrare in commercio”.

“Un bellissimo
novembre” sarà presentato ufficialmente a Roma,
nella Biblioteca Nazionale Centrale
, giovedì
14
, in occasione della presentazione del volume “Ercole Patti. Tutte le
opere”, monumentale raccolta dell’intera produzione dello scrittore siciliano
curata dagli studiosi Sarah Zappulla
Muscarà ed Enzo Zappulla
, per i tipi di La Nave di Teseo. L’appuntamento è per le ore 18, nella sala 1
della storica biblioteca (via Castro Pretorio 105). La presentazione sarà
arricchita dalle letture degli attori Mariano
Rigillo e Anna Teresa Rossini.

AL
CANTARA

Al-Cantàra è una piccola cantina dell’Etna nata
quindici anni fa dall’amorevole e ostinata dedizione per il vino e per la terra
di Pucci Giuffrida, apprezzato commercialista catanese. Venti gli ettari della
sua azienda – quindici quelli vitati – adagiati in quella che è una piccola
enclave dell’“Etnashire” amato dai wine lovers, il versante nord-occidentale
del vulcano “patrimonio dell’Umanità”. Un paesaggio dominato dall’energia del
vulcano fumante, addomesticato nei secoli dalla sapienza contadina e, più di
recente, da accurati interventi da parte di vecchi e nuovi produttori di vini
che oltre generare occupazione e indotto nella zona, garantiscono la
manutenzione del territorio e la valorizzazione di antichi palmenti e storici
casali. Fra le curiosità dell’azienda Al-Cantàra, la presenza fra le vigne e
gli ulivi centenari, di tre colossali “Piramidi dell’Etna”, misteriose
costruzioni rurali la cui origine divide gli studiosi.

Guidata dall’enologo Salvatore Rizzuto, Al-Cantàra,
da qualche anno ha avviato la conversione al biologico (in arrivo il bianco) e
produce una decina di etichette, oltre a un passito e a un olio extravergine,
dalla spiccata identità etnea sia nella “sostanza” – uve carricante, nerello
mascalese e nerello cappuccio – e sia nella “forma” ispirata dalla poesia: i
nomi dei vini sono infatti ispirati a versi e sonetti di poeti siciliani. Fra
le novità, oltre al Sicilia doc bianco “Ciuri di Strata”, anche “A Notturna”,
un blanc de noir (bianco di nera). “Vogliamo
enfatizzare al massimo il nostro vitigno autoctono – spiega Giuffrida –  dalle uve nerello nascono
due Etna DOC, uno dei quali (O’ scuru o’ scuru) è barricato; poi un rosato, un
passito, uno mascalese in purezza e, da pochissimo, anche il bianco di nera”. Da una produzione iniziale di 1500 bottiglie,
dal 2008 ad oggi Al-Cantàra è arrivata a 100.000 l’anno esportate in Giappone,
Cina, Stati Uniti d’America, Canada, Russia, Svezia, Norvegia, Spagna e Belgio.
Info http://www.al-cantara.it/vini-siciliani/

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