Accettare un passaggio e venire costretta a subire atti sessuali, andare a una festa e venire stuprata da un “branco” feroce o da un singolo, tornare a casa da lavoro e subire molestie, tollerare palpeggiamenti non richiesti e apprezzamenti poco eleganti per strada o sui mezzi di trasporto… Per molte, troppe donne, questo è diventato quasi normalità. Il trend delle violenze sessuali, per lo più ai danni di donne, è vertiginosamente in crescita: secondo il report divulgato dalla Polizia di Stato in occasione della Giornata dell’8 marzo, nel 2024 soltanto si sono registrati 6.587 eventi.
E, sebbene la Sicilia si attesti al di sotto della media nazionale per violenze sessuali denunciate – con un’incidenza ogni 100mila abitanti di 8,26 -, i casi sconvolgenti non mancano, dalla drammatica vicenda del Foro Italico di Palermo a luglio 2023 alla recentissima violenza di gruppo che ha visto vittime due giovani turiste a Paternò (CT).
Violenze sessuali e non, in Sicilia vicende sconvolgenti
Il 91% delle vittime di violenze sessuali in Italia sono donne, solo nel 72% dei casi maggiorenni. Le violenze vanno dagli atti sessuali, agli stupri alle più “moderne” forme di ricatto a sfondo pornografico, fino allo sfruttamento della prostituzione e tratte di esseri umani. Reati, questi ultimi, non assenti in Sicilia, come testimoniato dai “business d’oro” ai danni di migranti scoperti a Catania e su tutto il territorio nazionale con le operazioni Landayà del 2023 e altri blitz delle forze dell’ordine.
Spesso le violenze non vengono denunciate per paura, vergogna o altro. Altrettanto spesso le vittime non vengono credute o finiscono, loro malgrado, al centro di un circo mediatico e social che di certo non aiuta la ripresa psicologica. Sebbene l’incidenza delle violenze sessuali in Sicilia sia più bassa rispetto alla media nazionale, non significa che non sia in atto una vera e propria emergenza. E non lo dimostrano solo casi recenti come quello di Paternò, ma anche i dati relativi ad altre tipologie di violenza.
Si pensi agli atti persecutori: secondo il report della polizia, la Sicilia è terza in Italia per incidenza (43,42 contro una media nazionale di 33,64). Fanno peggio solo Campania (49,64) e Puglia (44,49). Ci sono poi gli altrettanto gravi maltrattamenti contro familiari e conviventi – che talvolta, tra l’altro, includono anche reati di natura sessuale -, che in Sicilia hanno un’incidenza inferiore solo rispetto alla Campania. Il dato è spaventoso: 59,83 ogni 100mila abitanti.
I dati del resto d’Italia
Ad avere un dato superiore alla media nazionale in merito alle violenze sessuali sono le regioni Emilia Romagna, che detiene il record negativo in Italia per incidenza del fenomeno sulla popolazione; Trentino Alto-Adige, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Valle D’Aosta, Toscana e Piemonte. La Sicilia occupa la 14esima posizione in classifica, abbastanza bassa, forse, ma comunque preoccupante se accostata a quelle ben più alte per altre tipologie di reati di genere.
Le categorie più esposte
Il 91% delle vittime di violenze sessuali, la quasi totalità, è donna, maggiorenne e di età inferiore ai 44 anni nella maggior parte dei casi (minorenne nel 29% degli eventi denunciati), e di cittadinanza italiana (anche se la percentuale di straniere vittime è del 23%, con oltre 1.000 eventi subìti nel 2024). Nessuno è totalmente al sicuro, ma ci sono delle categorie particolarmente esposte al fenomeno: donne e uomini con disabilità, migranti, donne costrette ad andare in giro di notte, vittime di violenza domestica sono solo alcuni esempi.
Vittime predilette sono quelle che non denunciano. Su questo fronte, gli ultimi dati di polizia forniscono un dato parzialmente positivo: si registra nel 2024, rispetto all’anno precedente, un aumento dell’8% delle segnalazioni a fronte di un incremento dei reati commessi del 6%. Un segno che qualcosa si muove e che sempre più vittime trovano il coraggio di parlare, ma anche segno che troppe persone subiscono il fenomeno e si trovano a dover affrontare le conseguenze fisiche, psicologiche e materiali dell’evento.
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Immagine di repertorio

