Vittoria fa i conti con lo sfruttamento minorile - QdS

Vittoria fa i conti con lo sfruttamento minorile

Vittoria fa i conti con lo sfruttamento minorile

venerdì 14 Aprile 2023

Il report Save the Children ha acceso i riflettori sulla diffusione del fenomeno in città. Una situazione resa ancor più critica da pandemia e crisi economica

VITTORIA (RG) – A distanza di dieci anni Save The Children ha indagato di nuovo il fenomeno dello sfruttamento minorile in Italia. “Non è un gioco” è il report che contiene dati e tendenze, frutto dell’analisi condotta attraverso il supporto di sindacati e associazioni sparse sul territorio, e che ha restituito un quadro di condizioni aggravate dalla crisi economica e il consequenziale aumento della povertà.

Un quadro che comprende anche la Sicilia e la città ragusana di Vittoria in particolare, scelta insieme a Napoli, Prato e Treviso per uno dei quattro focus group che hanno permesso la realizzazione del documento. In base al criterio della distribuzione geografica, della eterogeneità rispetto alla dimensione del fenomeno e alla significatività delle dinamiche rispetto alle caratteristiche sociali, economiche e del mercato del lavoro, Vittoria è rientrata tra le città di riferimento già con il peso del fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori adulti, in maggioranza migranti, in corso dagli anni Novanta.

Nella particolare situazione che coinvolge la zona vittoriese, stando alle testimonianze raccolte da Save The Children, “i minori provenienti dall’Europa dell’Est sono più frequentemente impegnati in piccole aziende familiari”. Ma il fenomeno riguarda fortemente anche gli adolescenti italiani, a partire da una visione diffusa nella tradizione locale secondo cui, lavorando, “si fanno le ossa”.

“Non mi stupisco, lo sfruttamento minorile è un fenomeno che persiste ed è difficile da contrastare – ha spiegato il segretario Flai Cgil Ragusa Salvatore Terranova -. Nel ragusano solo le aziende in regola aprono le porte ai sindacati, nelle altre è difficile entrare ed è per questo molto complicato individuare casi di minori sfruttati”.

La pandemia ha incentivato il fenomeno dello sfruttamento minorile allacciandolo alla dispersione scolastica. I giovani che abbandonano la scuola iniziano a lavorare prima, ma a Vittoria gioca un ruolo determinante la condizione di forte disagio economico delle famiglie, oltre che l’assenza di collegamenti (soprattutto bus urbani) dalle zone periferiche verso le scuole.

“Otto mesi fa avevamo aperto un tavolo di discussione con i comuni di Vittoria, Acate, Santa Croce Camerina e Comiso, per l’avvio di un servizio di trasporto che potrà permettere agli studenti di raggiungere le scuole, ai genitori di accompagnare i figli e ai lavoratori di spostarsi per accedere ai servizi sanitari. È uno strumento che vogliamo diventi permanente e per raggiungere questo obiettivo una conferenza dei servizi con gli enti locale credo sia indispensabile, per questo ho pensato anche di coinvolgere i distretti socio-sanitari”.

In tutti i comuni elencati a maggio sarà tempo di voto, il piano è dunque fermo.

“Bisogna lavorarci – ha concluso Terranova – nulla si crea in un giorno. Il ruolo degli enti locali è imprescindibile nella riuscita di questo progetto”. 

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