Due condanne, questa la fine del processo con rito abbreviato ai danni di due degli occupanti del Suv che investì e uccise i cuginetti Alessio e Simone D’Antonio a Vittoria lo scorso 11 luglio del 2019. Nel corso del processo sul caso, il giudice unico del tribunale di Ragusa, G. Occhipinti, ha ammesso come parti civili il Comune di Vittoria ed i familiari dei ragazzi assistiti dagli avvocati Enrico Cultrone e Daniele Scrofani.
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A finire sotto processo abbreviato sono stati Angelo Ventura e Alfredo Sortino, entrambi vittoriesi e accusati di omissione di soccorso. Oltre a questo reato, Sortino ha avuto anche 3 mesi aggiuntivi per aver violato la sorveglianza speciale. I due, sono stati condannati a 8 mesi di reclusione ciascuno.
Investono e uccidono i cuginetti D’Antonio. La posizione di Greco
Sul terzo uomo coinvolto in questa vicenda risalente a ormai 6 anni fa, nel 2019, è già da tempo invece stata confermata la condanna del caso. Sempre con la misura del rito abbreviato infatti, Rosario Greco – l’uomo alla guida del Suv che ha investito e ucciso i cuginetti D’Antonio nella piccola Vittoria – è stato condannato a sei mesi, pena sospesa, in quanto incensurato.
Greco si trova ai domiciliari ormai dal primo giugno di tre anni, quando avvenne la decisione della Suprema Corte di Cassazione di annullare la prima sentenza della Corte d’appello di Catania dopo che aveva confermato al condanna di primo grado “in quanto non ha motivato bene il perché non ha accolto la richiesta di perizia psichiatrica avanzata dalla difesa”

