La Giunta comunale ha deliberato il servizio per gli alunni della scuola dell'infanzia e primaria: un passo importante dopo mesi di stallo
VITTORIA (RG) – La Giunta comunale ha approvato la delibera per il servizio di mensa scolastica per gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria a tempo pieno. Previste quattro fasce di reddito, per individuare la tariffazione specifica per ogni famiglia sarà necessario l’Isee.
“La nostra è un’Amministrazione del fare – ha dichiarato il sindaco, Francesco Aiello – che dedica particolare attenzione al mondo scolastico e al diritto a istruzione ed educazione delle nuove generazioni”.
Il problema non è solo quello di assicurare un servizio a costi accessibili, ma anche di garantire qualità. Il servizio per il confezionamento e distribuzione dei cibi è stato affidato a una ditta esterna e il menù è certificato dall’Asp di Ragusa. L’Amministrazione comunale effettuerà, periodicamente, controlli sulla salubrità dei cibi somministrati ai bambini.
“L’Amministrazione Aiello – ha detto Filippo Foresti, assessore alla Pubblica Istruzione – ha fatto di tutto per rendere meno pesante il disagio fin qui provocato, accelerando i tempi istituzionali previsti per l’istituzione della mensa, tenuto conto che la Commissione straordinaria, in carica fino a ottobre 2021, non aveva predisposto nulla, se non la scelta di ricorrere a una gara per concessione esterna, rilevata la non adeguatezza dei tre centri cucina comunali rispetto alle norme anti Covid”.
La Commissione straordinaria, infatti, aveva deliberato la procedura per l’affidamento e la gestione della refezione. La necessità di conformare il servizio agli standard richiesti dai protocolli igienico/sanitari, irrigiditi dal Covid, aveva reso impossibile la prosecuzione in gestione diretta da parte del Comune, anche perché le strutture in uso non rispondevano ai canoni di sicurezza richiesti. Quindi per la Commissione si era necessaria la gestione del servizio da parte di ditte esterne.
“Precedentemente erano state previste solo due fasce di reddito – ha continuato l’assessore Foresti – per le famiglie richiedenti la mensa e un esiguo e insufficiente fondo per sostenere le famiglie disagiate. Sarebbero stati necessari non meno di sei mesi per l’espletamento di una gara per concessione da parte della Centrale unica di committenza, che avrebbe prodotto il risultato di una mensa scolastica riservata a poche famiglie, dato l’alto costo dei ticket pasto, in contrasto con la specificità della scuola dell’obbligo”.
Il servizio di mensa sarà operativo a partire dal prossimo febbraio per concludersi il 31 maggio. Una politica attenta alla sostenibilità sociale ed ambientale dovrebbe basarsi sull’obbligo di tutte le Amministrazioni pubbliche di garantire che le mense scolastiche non siano solo un luogo di opportunità nutrizionali, educative e di sostenibilità, ma anche un’occasione per supportare processi virtuosi di rafforzamento delle economie locali, dell’educazione alimentare di bambini, genitori ed insegnanti e di garanzia di giustizia sociale e protezione dei diritti dell’infanzia e adolescenza.
Biagio Tinghino