Vittoria, la storia infinita dell’autoporto incompleto - QdS

Vittoria, la storia infinita dell’autoporto incompleto

Vittoria, la storia infinita dell’autoporto incompleto

Biagio Tinghino  |
giovedì 11 Gennaio 2024

A due anni dall’inchiesta del QdS sull’infrastruttura iblea che dovrebbe servire al trasporto intermodale non è cambiato nulla. Il sindaco Aiello: “Attendiamo risposte dalla Regione”

VITTORIA – Ci siamo già occupati, nel febbraio del 2022, dell’autoporto di Vittoria. Durante un sopralluogo nella struttura trovammo piante cresciute sulle corsie d’accesso tra le fenditure dell’asfalto, cavi di rame rubati, tombini scoperchiati. Il sito, da anni in stato di abbandono, è ubicato in contrada Capraro, nel cuore di Serra San Bartolo, adiacente all’aeroporto di Comiso, prossimo alla Ragusa-Catania, a pochi chilometri dal mercato ortofrutticolo di Vittoria (il secondo italiano per produzione), a 50 chilometri dal porto di Pozzallo.

Unico autoporto in Sicilia, dei nove progettati, incompiuto anzi inutilizzato sin dal 2016, anno in cui fu inaugurato dall’amministrazione Nicosia. Una struttura che doveva servire al trasporto intermodale e che oggi magnifica il fallimento della logistica, in una delle province con il più alto Pil pro capite del meridione.

Cosa ha fatto il Governo regionale in questi anni?

“Abbiamo trovato una cattedrale nel deserto, lasciata al deterioramento dovuto all’incuria e ai vandali. Oggi però la Regione avvia il recupero, per arrivare presto a consegnare l’opera al tessuto imprenditoriale e produttivo dell’Isola” – aveva affermato il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nel luglio del 2020. “Siamo a lavoro per mettere a disposizione del comune di Vittoria le risorse utili al completamento. Purtroppo, il contenzioso fra l’ente e l’impresa che ha realizzato l’autoporto rappresenta un’incognita che restringe i margini di manovra. L’aiuto finanziario della Regione al comune va nella direzione del completamento dell’infrastruttura, per poterla mettere al servizio delle forze produttive del Sud-est Sicilia” – aveva detto al QdS l’allora assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, nel febbraio del 2022 -. Avevamo sentito anche il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, a pochi mesi dall’insediamento: “Il contenzioso tra l’ente e l’impresa costruttrice, così come detto dall’assessore Falcone, non può essere una scusa per bloccare i finanziamenti e quindi il completamento dell’opera. Sono disponibile ad un incontro con l’assessore Falcone per cercare di trovare una soluzione con elementi di intermodalità necessari a collegare questa struttura al porto di Pozzallo e quindi renderla funzionale al sistema della logistica e dei trasporti”.

Quasi due anni dopo la nostra inchiesta, la Cna di Vittoria nel corso di un convegno del 16 ottobre 2023, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, del senatore Salvo Sallemi, dei deputati regionali Giorgio Assenza e Nello Dipasquale e del sindaco di Vittoria, Aiello, aveva esaminato le macroscopiche criticità infrastrutturali del territorio, ponendo l’attenzione sul completamento dell’autoporto e sulla sua interazione col tessuto socio-economico del territorio. Al termine del sopralluogo nell’autoporto, alla presenza dell’assessore Aricò, era stato stabilito l’invio alla Regione di tutta la documentazione necessaria per la riqualificazione (ed il completamento) della struttura con la quantificazione delle risorse necessarie. Documentazione che, fanno sapere dal comune di Vittoria, sembrerebbe non essere stata scaricata dagli uffici regionali.

“L’amministrazione comunale di Vittoria ha preparato una relazione che ha trasmesso il 7 dicembre tramite modalità telematica, con un link di collegamento – si legge da una nota del comune di Vittoria -. Purtroppo, la Regione non ha aperto il link in tempo utile, rendendo così inutilizzabile il collegamento. Gli uffici dell’assessorato hanno contattato l’ufficio tecnico del comune per richiedere il rinvio del link di connessione. La richiesta è stata immediatamente eseguita con l’inoltro del link inerente la documentazione. Ancora adesso l’amministrazione è in attesa del riscontro da parte dell’Assessorato”. “Si trattava di un’operazione che implicava un’aggiornata ricognizione dei danni intervenuti negli anni dell’abbandono, al fine di dimensionare le somme necessarie al ripristino e al completamento dell’opera”- ha precisato il sindaco Aiello -. L’opera rimane nella disponibilità e competenza della Regione. Noi siamo convinti che spendere soldi senza il completamento della stessa sia perfettamente inutile. Quello che chiediamo è il completamento di un primo lotto che, così com’è stato realizzato, non serve allo scopo e a nessuno. Intermodalità non è il cemento, non sono i capannoni, le reti fognarie, le strutture costose ma incorrenti con le finalità del trasporto intermodale, la logistica e le attrezzature per la mobilità intermodale e lo sviluppo”.

L’autoporto di Vittoria, il mercato ortofrutticolo, l’aeroporto di Comiso, nell’ottica dell’area logistica integrata del quadrante Sud Orientale della Sicilia, potrebbero creare le basi per rilanciare lo sviluppo dell’economia iblea e regionale. “Non servono pannicelli caldi, ma coerenza di obiettivi – ha concluso il sindaco -, serve il finanziamento per completare l’opera. Noi siamo pronti a consegnare la struttura alla Regione, perché sia essa stessa a gestire il completamento dell’opera, dopo anni di trascuranza, incuria e abbandono. Non siamo qui per fare bordone a nessuno. Attendiamo risposte nell’interesse esclusivo della nostra comunità”.

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