Prima il caro-voli, poi addirittura una cancellazione che – ancora oggi – non ha una motivazione ufficiale e che mette a rischio il rientro per le festività di Natale per tutti i soggetti coinvolti. E’ ciò che è successo nella serata di ieri, venerdì 19 dicembre, a centinaia di passeggeri in partenza da Milano Malpensa verso lo scalo di Catania Fontanarossa con EasyJet. Secondo le informazioni raccolte dal nostro giornale, le persone – pronte a fare ritorno in Sicilia – erano già al gate, qualcuno aveva addirittura già superato la fase di imbarco ed era nel classico “corridoio” tra il gate e l’aeromobile.
Poi il richiamo, “non si parte più”, il disagio e la contestazione, ma non c’era ormai nulla da fare. Così, centinaia di persone pronte a rientrare da Milano a Catania per Natale sono rimaste “a piedi” e adesso, tra soluzioni last minute e rassegnazione, la situazione per loro è di puro disagio e rabbia, anche a causa dell’enorme spesa che – come da anni accade – ha avuto questo biglietto di ritorno in Sicilia. Il volo in questione, come accennato, riguarda EasyJet ed è il EJU3543, inizialmente in partenza intorno alle 19.00 da Milano per poi essere improvvisamente cancellato.
Ancora oggi, dopo la notte trascorsa e diverse ore di attesa, non c’è una spiegazione ufficiale dell’azienda dietro questa cancellazione. La causa potrebbe essere un guasto inatteso del mezzo, ma nulla è al momento ufficiale e tutti i passeggeri coinvolti aspettano giustificazioni e, soprattutto, rimborsi.
Volo easyJet da Milano a Catania cancellato. Soluzioni last minute da 400 euro
Adesso, il problema maggiore per le persone coinvolte è però capire come e se rientrare in casa per le vacanze di Natale. Come viene riferito al Quotidiano di Sicilia, in tanti opteranno per un viaggio da Bergamo, aeroporto Orio al Serio, alla “discreta” cifra di 400 euro circa. Altri invece, considerando la spesa enorme già fatta e quella ancora più grande da dover mettere sul tavolo per rientrare nell’Isola in vista del Natale, probabilmente non torneranno, trascorrendo dunque le vacanze al Nord e lontani dai propri cari.
Una situazione critica all’interno di un contesto già paradossale come quello del caro-voli, problema (e certezza) da anni e che ancora non trova nessuna via di soluzione.
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