Voto a Catania, Porto (Mpa) frena su Sudano: "No a scelte dall'alto"

Voto a Catania, autonomisti frenano su Sudano: “No a candidature calate dall’alto”

Voto a Catania, autonomisti frenano su Sudano: “No a candidature calate dall’alto”

Melania Tanteri  |
mercoledì 01 Marzo 2023

L'esponente autonomista Alessandro Porto interviene nel dibattito sul candidato del centrodestra che guiderà la coalizione per la corsa a Palazzo degli elefanti.

Tra i nomi emersi al tavolo del centrodestra c’è anche il suo. Lo ha fatto il leader autonomista, Raffaele Lombardo, insieme a quello di Antonio Scavone e di Sebi Anastasi. L’autonomista Alessandro Portofresco di nomina come vicecapo di gabinetto dell’assessore regionale all’Energia, Giovanni Di Mauro – interviene nel dibattito sul voto catanese in chiave centrodestra, alimentato negli ultimi giorni dall’uscita del nome dell’ex assessore alla Salute, Ruggero Razza e del successivo passo avanti di Valeria Sudano, candidata del Carroccio per la conquista di Palazzo degli elefanti.

Porto, le amministrative e il passo avanti di Sudano

Ed è proprio quest’ultima candidatura – per cui non ci sarà alcun passo indietro, assicurano alcuni fedelissimi di Matteo Salvini – che Porto sembra voler ridimensionare. Se non per merito, quanto meno per metodo. “Il nostro leader, Raffaele Lombardo, ha detto a chiare lettere che non porrà veti su nessuno – afferma Porto. Ma ribadendo anche che il prossimo sindaco dovrà essere frutto di una negoziazione, supportato da una squadra e da un programma che poi si presenterà alla città. “Io credo che la questione sia ancora aperta e che la candidatura di Valeria Sudano, certamente autorevole, sia una messa a disposizione, non una certezza. Insomma – sottolinea – non credo che all’interno del centrodestra vi sia alcuno strappo. Il tavolo si è riunito e continuerà a riunirsi”.

Porto e le candidature “dal basso”

Non solo Valeria Sudano. Porto contesta le “autocandidature”. “La proposta deve venire dal partito, delle associazioni eventualmente o dalla base – dice. Così si dovrebbe fare, queste sono le regole della politica e sono le nostre regole. Io ritengo che il Mpa abbia fatto la cosa più giusta: ha messo sul piatto al tavolo di confronto con il centrodestra la propria disponibilità e alcuni nomi dei candidati. Chiedendo che qualsiasi scelta non venga calata dall’alto, non venga da Roma, ma nasca e cresca da una discussione tra gli alleati e sul territorio. I partiti nazionali devono esserci, ma come supporto, perché Catania ha bisogno di un sindaco e non di un candidato”. Che dovrà essere la sintesi delle anime del centrodestra. “Se correremo compatti – conclude – per la sinistra non c’è storia: vinceremo al primo turno”.

I manifesti senza simboli né nomi

Del nome si discuterà al prossimo tavolo. Qualcuno però sembra non aver voglia di aspettare ancora: da qualche giorno sono tanti i candidati in consiglio comunale della coalizione a essere usciti con i primi manifesti senza simbolo – in alcuni casi con quello di Fratelli d’Italia – e senza candidato.

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