Webuild: consegnata prima tratta del raddoppio Palermo-Catania

Webuild: consegnata prima tratta del raddoppio ferroviario Palermo-Catania

Webuild: consegnata prima tratta del raddoppio ferroviario Palermo-Catania

Redazione  |
giovedì 13 Giugno 2024

In Sicilia, il Gruppo Webuild è impegnato nella realizzazione di 8 progetti, con 7 tratte ferroviarie sulla direttrice ad alta capacità.

In Sicilia, il Gruppo Webuild è impegnato nella realizzazione di 8 progetti, con 7 tratte ferroviarie sulla direttrice ad alta capacità Palermo-Catania-Messina e un lotto della Ragusana, l’autostrada che collegherà Ragusa e Catania. Si tratta di opere parte del corridoio scandinavo-mediterraneo della rete Ten-T, che contribuiranno a dotare l’isola di infrastrutture di trasporto moderne, garantendo sviluppo e occupazione specializzata già dalla fase di costruzione. Ad oggi, su questi progetti sono già impiegate 1.700 persone, tra personale diretto e di terzi, con il coinvolgimento di 1.150 imprese della filiera da inizio lavori.

I cantieri siciliani sono luoghi di innovazione e ricerca avanzata su processi, prodotti e materiali, contribuendo all’avanzamento tecnologico del settore e alla competitività del Gruppo. Sono green le Tbm impiegate per lo scavo delle gallerie, grazie alle tecnologie più avanzate in termini di sostenibilità ambientale.

I programmi nell’isola

A Belpasso, in provincia di Catania, Webuild ha costruito una fabbrica robotizzata, Roboplant, per la produzione dei conci che rivestiranno i tunnel dei due lotti che il Gruppo ha in esecuzione sulla direttrice Catania-Messina, mentre è di prossima apertura un secondo stabilimento a Dittaino, nei pressi di Enna. Prima nel suo genere in Italia, la fabbrica di Belpasso è in grado di produrre un concio ogni 7 minuti (contro i 10 minuti previsti in assenza di totale automazione). Ed è proprio per garantire manodopera specializzata nei cantieri dell’isola che il Gruppo sta portando avanti il programma di formazione e impiego Cantiere Lavoro Italia, con la previsione di assumere 2.500 nuove risorse nel 2024 in Italia, per l’80% al Sud.

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