Tra i 700 ettari individuati, almeno 500 ricadrebbrero in aree verdi con vincoli vari. Ad opporsi Italia Nostra, Legambiente e il consigliere comunale Giuseppe Schermi
SIRACUSA – Lo scorso nove agosto la Regione Siciliana ha reso noto il piano strategico Zes (Zona economica seciale) della Sicilia Orientale. Nella perimetrazione effettuata, nella Zes rientrano alcune aree sottoposte a vincoli ambientali nazionali ed europei nonché alcune aree del Sin (Sito d’interesse nazionale) di Priolo non ancora sottoposte ad interventi di bonifica.
Italia Nostra sezione di Augusta in una recente nota ha fatto notare che “All’interno della proposta Zes, che riguarda il territorio di Augusta, ricadrebbero Siti di interesse comunitario (Sic), identificati dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, che vengono successivamente designati quali Zone Speciali di Conservazione (Zsc), e comprende anche le Zone di protezione speciale (Zps) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” concernente la conservazione degli uccelli selvatici”.
Anche Legambiente si è unita alle critiche attraverso il suo rappresentante augustano, Enzo Parisi, che non esclude errori commessi dalla Regione nella ripartizione dell’area Zes. Contraria anche l’associazione Decontaminazione Sicilia. In precedenza anche il consigliere comunale di Diem25, Giuseppe Schermi, aveva fatto notare che nella perimetrazione della Zes rientravano aree soggette a vincoli ambientali ed aree già caratterizzate per le bonifiche in area Sin. Tra queste figurano parte delle Saline Migneco-Lavaggi di Augusta, l’idroscalo e l’area Enel Tifeo in prossimità degli scavi archeologici di Megara Iblea sempre nel territorio megarese.
Su 700 ettari individuati come area Zes, quindi con finalità industriali, circa 500 ettari ricadono in aree verdi con vincoli vari. Il consigliere Schermi da settimane aveva chiesto quale fosse la posizione dell’amministrazione comunale megarese relativamente alla ripartizione della Zes senza ricevere risposta.
Lo scorso 20 settembre, dinanzi ai componenti della II commissione consiliare “sviluppo economico”, si è svolta l’audizione del primo cittadino di Augusta, Cettina Di Pietro, che ha illustrato la posizione dell’amministrazione comunale. Al termine dell’audizione il consigliere Schermi ha dichiarato: “A seguito dell’audizione del Sindaco di Augusta in commissione consiliare “sviluppo economico”, che ho ottenuto grazie al supporto dei colleghi membri di opposizione Aviello ed Errante, si è convenuto che il Comune di Augusta si opporrà al piano strategico regionale per le aree Zes. A tal fine, dopo le mie segnalazioni in merito alla errata inclusione di aree vincolate Sic/Zps, il sindaco ha comunicato che lo scorso 6 settembre ha già richiesto ufficialmente una parziale rettifica delle aree Zes inserite nel piano regionale.
La commissione consiliare ha quindi deciso di aggiornare la seduta al prossimo 30 settembre per elaborare una proposta di modifica al piano condivisa all’unanimità da tutti i membri”. Schermi ha anche illustrato la proposta di DiEM25 sulla Zes che prevede: 1) la destinazione degli incentivi Zes ai soli investimenti in economia circolare e di riconversione energetica con fonti rinnovabili, con priorità alle bonifiche ambientali nelle aree Sin. 2) La ridelimitazione delle aree per inserire solo aree dismesse e piazzali abbandonati, onde evitare l’ulteriore consumo di suolo agricolo e l’esclusione dalla Zes delle aree protette Siv/Zps.