Zona industriale allagata, Dusty: "Insostenibile" - QdS

Zona industriale allagata, Dusty: “Insostenibile”

Dario Raffaele

Zona industriale allagata, Dusty: “Insostenibile”

lunedì 21 Dicembre 2020

Il problema reale - spiega l'amministratore Rossella Pezzino - non è l'eccessiva pioggia, ma l'annoso disinteresse delle istituzioni preposte a garantire l'accesso in sicurezza degli operatori alla propria sede di lavoro in caso di condizioni meteo avverse.

“Il weekend appena trascorso,
caratterizzato da maltempo e diluvi, ha portato con sé anche una nuova pioggia
di esasperazione alla Zona industriale di Catania“. Lo afferma
l’amministratore di Dusty, Rossella Pezzino de Geronimo, lanciando “un
nuovo segnale d’allarme sugli allagamenti presenti nell’area che impediscono
l’accesso alle aziende”.

“Il problema reale –
spiega – non è l’eccessiva pioggia, ma l’annoso disinteresse delle
istituzioni
preposte a garantire l’accesso in sicurezza degli operatori
alla propria sede di lavoro in caso di condizioni meteo avverse. Già da
settimane, dai primi temporali della stagione, la via Alfredo Agosta è allagata
ed impraticabile. Una strada che ospita numerose realtà imprenditoriali, a cui
fanno capo centinaia di lavoratori. Eppure, l’unico intervento effettuato dalle
amministrazioni responsabili è stata la chiusura della via con le transenne,
come avviene ogni volta dopo un acquazzone. È forse una messa in sicurezza? O
un invito a chiudere le fabbriche e tornare a lavorare in primavera?”.

Strada dissestata in seguito alla pioggia (zona industriale di Catania)

L’amministratore di Dusty parla di “silenzio assordante
da parte degli enti pubblici responsabili della gestione dell’area”.
“Oltre le transenne – aggiunge tutto rimane fermo per settimane, in attesa
che il lago d’acqua piovana lungo un chilometro si asciughi naturalmente –
continua l’amministratore Dusty. Nel frattempo, le nostre aziende non ricevono
i corrieri postali, non sono raggiungibili né con le jeep né a piedi, e i
lavoratori sono costretti a usare accessi secondari tra mille disagi, o a
parcheggiare lontano le macchine e proseguire a piedi lungo gli argini del
fossato”.

“Uno scenario insostenibile, una situazione
letteralmente stagnante
che – conclude Rossella Pezzino de Geronimo – non
può e non deve continuare, perché compromette il diritto e il dovere di fare
impresa in sicurezza all’interno di un territorio vocato allo sviluppo
economico”.

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