Il Mit per evitare equivoci linguistici ha diffuso le nuove linee guida per le zone a traffico limitato. D’ora in poi si potrà leggere Ztl attiva (di colore rosso) e Ztl non attiva (di colore verde)
ROMA – Il Ministero dei Trasporti, tramite la Direzione generale della Sicurezza Stradale, al fine di evitare equivoci di natura linguistica sui varchi “attivi e non”, ha diffuso le nuove linee guida sulle zone a traffico limitato, con un documento in cui spiega a tutti i comuni italiani come regolarsi nel caso in cui vogliano istituire nuove Ztl o modificarne le regole.
La novità più rilevante riguarda le Ztl variabili, vale a dire quelle aree in cui la circolazione è vietata solo in alcuni giorni della settimana o in alcune fasce orarie in funzione delle diverse esigenze delle singole amministrazioni.
Al fine di non estendere inutilmente ed ingiustificatamente il divieto a periodi non necessari e soprattutto in ausilio della segnaletica verticale prescrittiva, sul pannello luminoso installato davanti al varco sarà riportato un messaggio molto più chiaro e intuitivo: “Ztl attiva” quando vige il divieto o “Ztl non attiva” quando non è in corso il divieto. Per quanto concerne i pannelli elettronici, la dicitura “Ztl attiva” dovrà essere riportata in colore rosso e “Ztl non attiva” in colore verde.
“Per questo motivo – si legge nel documento del Mit – anche in relazione al potenziale diffondersi del controllo in itinere e in uscita, la semplice informazione, ad esempio, che nel preciso istante di attraversamento del varco in ingresso, la ZTL non sia attiva, può non risultare sufficiente, e per contro potrebbe risultare addirittura fuorviante, nel caso in cui la ZTL diventasse attiva immediatamente dopo, e, dalla necessaria combinata lettura della prescrittiva segnaletica verticale, non emergesse chiaramente che il periodo di vigenza sarebbe decorso immediatamente dopo il transito”.
Una novità questa che farà felici molti automobilisti, prima di questa modifica, infatti, chi si trovava alla guida doveva affidarsi alle indicazioni dei cartelli luminosi che, a seconda del giorno e dell’orario, variavano il messaggio da “varco attivo” per indicare che l’ingresso non era consentito, a “varco non attivo” per indicare che il passaggio era libero. Un problema legato principalmente al significato stesso della parola “varco”, cioè “passaggio”, per cui l’informazione, in senso letterale, poteva essere interpretata al contrario, con il rischio di vedersi poi recapitare a casa multe salate che andavano da un minimo di 84 euro ad un massimo di 335.
Tutte le amministrazioni comunali dispongono adesso di un riferimento importante cui tendere per le Zone a traffico limitato (Ztl) esistenti. L’indicazione, ha spiegato, il Ministero, può essere implementata fin da subito nelle Ztl già istituite, in quanto la modifica può essere facilmente installata nella maggior parte dei dispositivi. L’obiettivo è agevolare le procedure di autorizzazione all’installazione degli impianti di controllo automatico e, più in generale, realizzare sistemi segnaletici omogenei, coerenti e più facilmente riconoscibili dall’utenza stradale, alleggerendo, inoltre, il lavoro di Prefetti e Giudici di pace che in questi anni hanno accolto i ricorsi di tanti cittadini, annullando in qualche caso le sanzioni in presenza di cartelli facilmente equivocabili sullo stato del varco elettronico.