Mancato pagamento dell’Imu, le possibilità di ravvedimento - QdS

Mancato pagamento dell’Imu, le possibilità di ravvedimento

Giuseppe Grassia

Mancato pagamento dell’Imu, le possibilità di ravvedimento

mercoledì 27 Giugno 2012

Costo graduato in base al trascorrere del tempo. Prima scadenza: 2 luglio

PALERMO – Il 18 giugno è stato l’ultimo giorno entro il quale tanti possessori di case sono dovuti andare alla posta o in banca per pagare l’IMU. Ho, generalmente riscontrato nei miei assistiti una certa soddisfazione quando consegnavo loro il modello F24: si aspettavano peggio. In televisione avevamo sentito cifre così preoccupanti che la realtà e stata un sollievo. Personalmente, sono molto cauto poiché i Comuni non hanno ancora deliberato le aliquote definitive e, dati gli obiettivi di risanamento dei bilanci, non è difficile prevedere degli aumenti.
Se per qualche motivo non avessimo rispettato la scadenza dobbiamo prepararci a ricevere un accertamento che ci imporrà di pagare l’imposta municipale propria addizionata di un 30% di sanzione più gli interessi legali.
Invero, prima di arrivare all’accertamento ci sono date una serie di opportunità di regolarizzazione spontanea tramite il pagamento dell’imposta e il contestuale versamento di una sanzione ridotta: il cosiddetto “ravvedimento operoso”. Il costo del ravvedimento è graduato in base al trascorrere del tempo. Sono previste tre tipologie: “sprint”, “breve” e “lungo”. Il ravvedimento “sprint” deve essere effettuato entro quattordici giorni dalla mancata scadenza. Nel caso dell’acconto IMU 2012, quindi, entro il 2 luglio. Si deve applicare una sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo. Facciamo un esempio: poniamo che giorno 18 si sarebbe dovuto pagare un acconto IMU di € 100,00 che non abbiamo potuto pagare. Poco male, possiamo sanare il tutto pagando l’imposta maggiorata di una sanzione di 20 centesimi per ogni giorno di ritardo, fino ad arrivare a un massimo di € 2,80 il quattordicesimo giorno. Dal quindicesimo giorno fino al trentesimo si può accedere al “ravvedimento breve”: in questa fase la sanzione sarà pari al 3%, quindi, nel nostro esempio pagheremo € 3,00 in più. Trascorso il trentesimo giorno, non tutto è ancora completamente perduto. Si può ancora accedere al “ravvedimento lungo” che deve essere perfezionato entro l’anno.
 
Prevede la possibilità di mettersi “a posto” pagando una sanzione pari al 3,75%: nel nostro esempio dobbiamo, quindi, aggiungere € 3,75. Alla sanzione occorre sempre aggiungere gli interessi legali calcolati per ogni giorno di ritardo. Attualmente, il tasso di interesse legale è pari al 2,50% ossia 0,00685% al giorno.
Anche per l’IMU ricorrono le stesse opportunità di regolarizzazione spontanea che abbiamo per le altre imposte. Ma la riparazione deve essere fatta a regola d’arte altrimenti rischia di essere inefficace.

Giuseppe Grassia
Collegio dei professionisti di Veroconsumo

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