I furbi degli assegni sociali. Danno erariale da 1,5 milioni di euro - QdS

I furbi degli assegni sociali. Danno erariale da 1,5 milioni di euro

Patrizia Penna

I furbi degli assegni sociali. Danno erariale da 1,5 milioni di euro

giovedì 05 Luglio 2012

Residenti all’estero, non si scomodavano neanche ad incassare le somme. Avevano aperto conto ad hoc. La Guardia di Finanza di Caltanissetta ha denunciato 37 persone

CALTANISSETTA – Finti poveri a spese dello Stato: ci risiamo.
Nel mese di febbraio 2012, 45 persone di Leonforte erano state denunciate perchè avevano ottenuto l’inserimento nei cantieri di servizi del Comune di Leonforte senza averne titolo. Le fiamme gialle avevano accertato che avevano presentato false attestazioni per accedere alle agevolazioni, concesse dall’Amministrazione comunale esclusivamente per quei soggetti effettivamente bisognosi e che percepiscono redditi estremamente bassi o non ne percepiscono alcuno.
A marzo è stata la volta dei 4 “furbetti” di Vittoria (Rg): risultavano residenti all’estero e percepivano indebitamente assegni sociali dall’Inps. Il danno erariale accertato in quella occasione, secondo la Guardia di Finanza ammontava a “svariate migliaia di euro”.
A meno di un mese fa, invece, risale l’arresto di un noto imprenditore siracusano che usufruiva impropriamente di agevolazioni: le false attestazioni presentate gli avevano consentito l’indebita esenzione dalla refezione scolastica dei figli. Sono questi i fatti più significativi, in materia di finti bisognosi, che hanno scandito i primi sei mesi del 2012.
Ma gli episodi di frode e truffa a danno dello Stato e della collettività  non finiscono qui.
La sezione “Tutela economica del Nucleo di Polizia Tributaria di Caltanissetta, in sinergia con la Direzione provinciale nissena dell’Inps, che nel corso del corrente anni sta svolgendo con grande impegno un’attenta ricognizione delle posizioni dei soggetti che risultano percettori di prestazioni sociali agevolate, ha individuato 37 persone residenti in vari comuni della provincia nissena, che hanno frodato l’erario nel corso degli anni per aver conseguito un ingiusto profitto.
La legge, infatti, prevede che oltre a risiedere anagraficamente sul territorio nazionale, i percettori hanno l’obbligo di dimorarvi stabilmente, pena la decadenza e la revoca dell’erogazione.
Invece, come si legge nella nota diffusa dalle fiamme gialle di Caltanissetta: “Le persone percettrici dell’assegno sociale di cui trattasi hanno illegalmente richiesto prima e conseguito poi rendite mensili non spettanti perché abitualmente dimoranti all’estero, ovvero rientranti sul territorio nazionale solo per trascorrere il periodo estivo o la festività patronale. I “furbetti” non avevano neanche la preoccupazione di incassare le indebite spettanze mensili agli sportelli postali, perchè avevano ben pensato di farsi accreditare direttamente le somme su conti correnti aperti “ad hoc” sui quali poi comodamente operare al loro sporadico rientro in Italia o mediante deleghe verso congiunti residenti in loco. Tale condotta, in alcune realtà locali, apparsa sistematica, ha evidenziato che  gli indebiti percettori da anni hanno operato incuranti delle disposizioni normative, conseguendo rendite cospicue a danno della spesa pubblica nazionale”.
Per questi soggetti è scattato immediatamente il deferimento all’Autorità Giudiziaria competente per il reato di truffa, nonché l’istantanea revoca dell’assegno sociale già dalla prossima mensilità. Il danno erariale accertato ammonta ad un milione e mezzo di euro.

Patrizia Penna
Twitter: @PatriziaPenna

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