Uguali diritti per i figli nati dentro e fuori dal matrimonio - QdS

Uguali diritti per i figli nati dentro e fuori dal matrimonio

Andrea Carlino

Uguali diritti per i figli nati dentro e fuori dal matrimonio

martedì 04 Dicembre 2012

Il provvedimento è stato approvato definitivamente dalla Camera

CATANIA – Mai più figli e figliastri. Basta figli di serie A e di serie B.
I figli nati fuori dal matrimonio, circa 120.000 all’anno, sono ora in tutto e per tutto equiparati con quelli legittimi. Infatti la legge è stata definitivamente approvata dall’Aula della Camera con 366 voti a favore, 31 contrari e 58 astensioni.
La parentela, si legge nel primo comma del primo articolo della legge che modificherà l’articolo, “è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo”. Il secondo comma modifica invece l’articolo 250 del codice civile sostituendo il primo comma: “Il figlio nato fuori dal matrimonio può essere riconosciuto (dai modi previsti dall’articolo 254) dalla madre e dal padre anche se già uniti in matrimonio con un’altra persona all’epoca del concepimento”. Il consenso “non può essere rifiutato se risponde all’interesse del figlio”.
D’ora in avanti, infatti, il fatto che i genitori di un bambino siano o no sposati, sarà indifferente: il vincolo di parentela sussisterà comunque, in modo da consentire la creazione di rapporti di parentela tra il figlio naturale e la famiglia del genitore.
Il riconoscimento estende la propria efficacia anche sui parenti del genitore stesso, e cambia le cose in caso di morte del genitore e di eredità: in questo caso, infatti, i bambini potranno essere affidati ai nonni e potranno ereditare i beni della famiglia. 
La famiglia e, soprattutto, il legame di sangue, prendono il sopravvento rispetto agli interventi esterni che spesso, in caso di problemi, sradicano i minori dalla loro vita e li portano altrove. Il testo è il frutto di un lavoro trasversale che fonde le sei proposte di legge sul tema presentate da centrodestra e centrosinistra. È composto da sei articoli e modifica il codice civile per eliminare le distinzioni tra status di figlio legittimo e status di figlio naturale. 
Il testo è passato malgrado la contrarietà dell’Udc, condivisa anche da diversi deputati del Pdl, sulla norma che estende la possibilità del riconoscimento anche ai figli nati da un incesto, di cui i centristi avevano chiesto, senza risultato, lo stralcio.

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