L’Agenzia Entrate misura la propensione ad evadere le imposte. Sud e Isole: 40% - QdS

L’Agenzia Entrate misura la propensione ad evadere le imposte. Sud e Isole: 40%

Chiara Borzi

L’Agenzia Entrate misura la propensione ad evadere le imposte. Sud e Isole: 40%

mercoledì 26 Giugno 2013

Al Nord le stime sono più che dimezzate ma le “trasgressioni” riguardano volumi di reddito più cospicui. La percentuale riguarda l’evasione dell’Iva. Per l’Irap la stima si aggira al 29%

Palermo – Calda estate per il Fisco italiano. Attraverso i dati dell’Agenzia delle Entrate, la Corte dei Conti ha già lanciato l’allarme sull’inconstanza del rapporto tra le tasse e il Bel Paese.
Secondo l’Ente di controllo, l’anno dal 2007 al 2009 è stato fortemente caratterizzato da un importante propensione italiana ad evadere le imposte. La diffusione dei dati è stata accompagnata in questi giorni dalla notizia che l’ormai ex ministra dello Sport, Josefa Idem, abbia aggirato il pagamento di alcuni tributi. Fatto che ha alzato un grosso polverone,ma soprattutto dato prova “pratica” della fondatezza di quel che Corte dei Conti e Agenzia delle Entrate hanno espresso solo numericamente.
Ebbene, attraverso gli ultimi dati riportati anche da Il Sole 24 Ore, sappiamo che in Italia la propensione all’evasione è tale da intaccare il 19% del Pil nazionale. Un dato che ci avvicina sul piano internazionale solo alla Grecia. Ad avere una propensione maggiore ad evadere il fisco sono le zone meridionali del Paese, comprese le Isole.
La propensione all’infedeltà fiscale registrata in questa parte di territorio italiano è stata analizzata guardando i dati di Iva e Irap. La propensione ad evadere l’imposta generale sui consumi supera qui il 40%, ed equivarrebbe a circa 15 miliardi di euro persi nei due anni considerati. Per quanto riguarda invece l’imposta generale sulle attività produttive, la stima è del 29%, con una perdita di quasi 3 milioni di euro. Scendendo nel dettaglio del gettito Irap evaso nel Sud e le Isole, notiamo che la più alta propensione a non pagare è presente nei settori di commercio, trasporti e comunicazione (2.820 mila euro evasi).
 
I dati di industria (883 mila euro), costruzioni (572 mila euro) e agricoltura (358 mila euro), hanno valori più bassi ma sono ugualmente allarmanti perché testimoniano la propensione meridionale ad evadere pesantemente rispetto al resto d’Italia praticamente in ogni settore produttivo. Al Nord le stime sono più che dimezzate, così come al Centro. Queste nel dettaglio: 25,7% al Nord Ovest, 24,5% al Nord Est e 24,6% al Centro. Se fossero questi gli unici dati per l’Italia, la media di propensione all’evasione sarebbe pari esattamente al 24,9%. Stando ai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate è invece del 29,3%. Il peso della propensione all’evasione del Sud e le Isole è dunque determinante.

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