Sport, quando è obbligatorio presentare il certificato medico - QdS

Sport, quando è obbligatorio presentare il certificato medico

Giuliana Gambuzza

Sport, quando è obbligatorio presentare il certificato medico

sabato 19 Ottobre 2013

Tolto l’obbligo di certificazione per l’attività ludico-motoria e amatoriale

Autunno, tempo di iscriversi in palestra. Serve il certificato medico per farlo? La risposta, negativa, è arrivata dal decreto “del Fare”, convertito in legge ad agosto scorso. Il provvedimento ha infatti eliminato l’obbligo della certificazione per l’attività ludico-motoria e amatoriale, rimasto invece in vigore per quella non agonistica insieme a ulteriori accertamenti, come l’elettrocardiogramma, che però devono essere decisi dal medico caso per caso. Novità, queste, su cui il ministero della Salute ha scritto una nota di chiarimento l’11 settembre. Ma che non sembrano convincere del tutto i centri sportivi.
L’intervento istituzionale era stato sollecitato dalla Federazione italiana medici di famiglia per sciogliere alcuni dubbi sollevati dall’articolo 42-bis del decreto “del Fare”.
“La nuova legge elimina l’obbligo di produrre certificati in caso di attività ludico-motoria e amatoriale, ma non è stata abrogata la norma che rendeva obbligatorio produrre questa documentazione", aveva scritto la Fimmg nella lettera indirizzata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. La risposta ha confermato l’abolizione di certificati e relativi accertamenti per l’attività ludico-motoria e amatoriale: dal fitness in palestra alla danza e al nuoto.
È stato invece mantenuto il vincolo della certificazione per lo sport di livello non agonistico, cioè organizzato da Federazioni nazionali sportive che fanno capo al Coni oppure di tipo parascolastico, praticato dagli alunni fuori dall’orario delle lezioni (mentre per frequentare quelle di educazione fisica, che sono obbligatorie, non serve nessun certificato). È lasciata alla scelta del medico la possibilità di prescrivere altri controlli, come l’elettrocardiogramma, senza che esista alcun obbligo in questo senso. Il certificato, valido un anno, è a pagamento se rilasciato dallo specialista in medicina dello sport, gratuito se rilasciato dal medico di base, ma solo per le attività sportive parascolastiche e la partecipazione ai Giochi della Gioventù nelle fasi precedenti a quella regionale. Gli eventuali accertamenti aggiuntivi restano a carico del cittadino.
La nuova norma interessa i circa 6 milioni di italiani che passano del tempo tra pesi e tapis roulant. Se a loro qualche titolare di centro sportivo dovesse continuare a chiedere il certificato di sana e robusta costituzione sarà "soprattutto per tutelarsi", ha spiegato a fine agosto Paolo Adami, presidente della Federazione italiana aerobica e fitness. La scomparsa del "pezzo di carta" potrebbe non essere dietro l’angolo.

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