Dopo oltre 10 anni di emergenza commissariale la Sicilia continua ad avere il record europeo di smaltimento obsoleto. Business da 250 mln l’anno, tanto quanto costa una centrale di produzione
PALERMO – La durissima partita ingaggiata dall’assessore regionale Marino e dal vice presidente di Confindustria Sicilia Catanzaro sul fronte della gestione dei rifiuti non può far dimenticare che il sistema emergenziale, inaugurato nel 1999, e poi quasi ininterrottamente portato avanti da governi di colore e composizione differente, non cessa di esistere. La Regione promette di risolvere la difficile e complicata situazione procedendo alla vecchia maniera, cioè ampliando la capacità di abbancamento delle discariche e costruendone di nuove. L’unica novità è che rispetto al passato la linea di Marino è fermamente legata al potenziamento e alla razionalizzazione della gestione utilizzando le discariche pubbliche.
La Sicilia continua a essere l’unica regione italiana, e tra le poche in Europa, a smaltire il 90% dei rifiuti in discariche e a non aver un impianto per la valorizzazione energetica del rifiuto. (
continua)