Agrigento - Scontro tra Comune e Regione - QdS

Agrigento – Scontro tra Comune e Regione

Luca Mangogna

Agrigento – Scontro tra Comune e Regione

sabato 15 Febbraio 2014

In ballo ci sono circa sei milioni di euro per l’urbanizzazione dei quartieri Monserrato e Villaseta. Ricorso al Tar da parte dell’amministrazione agrigentina sui fondi Ex Gescal

AGRIGENTO – Si accende una flebile speranza per le periferie dimenticate di Agrigento. Infatti, a tre mesi dal decreto dell’assessorato regionale alle Infrastrutture dello scorso ottobre, che revocava il finanziamento di circa 6 mln di euro al Comune di Agrigento per il completamento delle opere di urbanizzazione dei quartieri Monserrato e Villaseta, la Giunta guidata dal sindaco Marco Zambuto ha deciso di impugnare il provvedimento e di ricorrere al Tar per far valere i propri diritti.
La decisione è stata resa nota dal primo cittadino al termine di una riunione di Giunta in cui sono stati fissati i piani di intervento per riappropriarsi del finanziamento. Una storia che si trascina da quasi vent’anni e che ancora pare lontana dalla conclusione, mentre le periferie della Città dei Templi soffrono di una condizione che si trascina al limite della vivibilità.
I fondi Ex Gescal infatti erano stati stanziati nel lontano 1995, mentre la Giunta comunale di allora ne aveva recepito la disponibilità già nel gennaio 1996, quando aveva accolto il finanziamento nell’ambito del programma integrato di interventi di recupero e riqualificazione urbana nell’area Monserrato-Villaseta. Ma dal quel momento una lunga serie di vicissitudini, fra cui l’inchiesta giudiziaria “Alta mafia” del 2000 che colpì l’Ecoter, l’impresa che si era aggiudicata l’appalto, ha di fatto impedito l’inizio di lavori.
Così la Regione, con il decreto assessoriale del 25 ottobre scorso, ha revocato il finanziamento, non essendo stato pervenuto un progetto a distanza di oltre 15 anni dalla localizzazione (trasmessa nel 1997) ed essendo venuta a mancare la disponibilità economica.
Zambuto, comunque, non dispera e confida nel giudizio del Tribunale amministrativo. “È una vicenda analoga a quella del centro storico – ha detto il sindaco – quando la Regione ci revocò il finanziamento per il consolidamento della collina su cui poggia la Cattedrale. Ritengo che anche su questa vicenda il Tar ci darà ragione, perché parliamo di un decreto assolutamente infondato”.
Ricordando le vicende giudiziarie che hanno bloccato l’inizio dei lavori, il primo cittadino di Agrigento, è entrato nel merito delle contestazioni che hanno spinto la Regione alla revoca del finanziamento. “Il fatto che ci viene contestato, cioè che mancano i progetti – ha aggiunto Zambuto – è assolutamente ridicolo perché i progetti sono gli stessi che erano stati presentati nel 2000 dall’Iacp. Il ricorso che abbiamo inoltrato ci consentirà di eliminare questo ulteriore furto fatto alla città di Agrigento”.
La patata bollente adesso passerà dunque nelle mani dei giudici, mentre a Monserrato e a Villaseta i residenti sono costretti a convivere senza le adeguate infrastrutture. D’altronde, ormai, dopo tanto tempo ci hanno fatto l’abitudine.

L’attacco dei consiglieri d’opposizione: “Per il sindaco è arrivata una bocciatura senza appello”

AGRIGENTO – L’opposizione consiliare al Comune ha criticato duramente il sindaco Marco Zambuto, accusandolo di precise responsabilità nella revoca del finanziamento che la Regione ha disposto sui fondi Ex Gescal, che avrebbero dovuto essere utilizzati per la riqualificazione dei quartieri Monserrato e Villaseta. “È la prima volta – si legge in una nota dei rappresentanti di Patto per il territorio, Nuovo centro destra, Forza Italia e Pid-Cantiere popolare – che un sindaco presenta un ricorso contro se stesso e la propria inerzia. Quella arrivata dalla Regione è una bocciatura senza appello, e a nulla valgono le eventuali giustificazioni di Zambuto, perché se progetti e impegni di spesa fossero stati presentati in tempo, superati gli ostacoli giudiziari, non ci sarebbe stato alcun motivo per revocare il finanziamento”.
“Ancora una volta – si legge al termine del documento – il sindaco offende l’intelligenza degli agrigentini”.

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