Pressoché inesistente, invece, la raccolta differenziata nella cittadina di Nissoria che si attesta all’ultimo posto in provincia con appena lo 0,1 %, ovvero con 1.680 kg. su 1.156.320 di Rsu. Percentuali vicine allo zero anche per Agira, Catenanuova, Centuripe, Pietraperzia, Sperlinga e Valguarnera. Male anche Villarosa (1,4 %), Troina (4,1%), Assoro e Cerami con l’1,5% e l’1%.
Come spiega Massimo Greco, già presidente dell’ultimo Consiglio provinciale (prima dello scioglimento voluto dalla riforma regionale per la costituzione dei Liberi Consorzi comunali) ed esperto di diritto, “la fissazione di soglie minime della raccolta differenziata risulta obbligatoria ai fini del raggiungimento degli obiettivi fissati dal legislatore, la cui violazione viene sanzionata con aggravi di costo per lo smaltimento in discarica a carico della società d’ambito inadempiente e quindi, in quota parte, dei Comuni soci”.
Per Giuseppe Regalbuto, consigliere provinciale fino al 2013 e da sempre attento alle tematiche legate all’ambiente (è presidente della Commissione speciale sulle Miniere dell’Urps, l’Unione provinciale delle Province siciliane) “i recenti dati pubblicati dall’ex Provincia sulla Raccolta differenziata sono assolutamente sconfortanti”.
Una bella soddisfazione per le amministrazioni in questione, anche se il primo cittadino di Regalbuto, Francesco Bivona, sottolinea come tali risultati siano arrivati nonostante il Comune abbia operato in situazioni di disagio ed emergenza.
“La nostra differenziata – spiega il sindaco – comparata con quella dei comuni del Nord Italia, dove la situazione logistico culturale è profondamente diversa, non è allo stesso livello”. In altre parole, si può sempre migliorare. E proprio per questo motivo l’amministrazione di Regalbuto ha in programma ulteriori miglioramenti istituendo incentivi alla differenziata, in particolare una carta magnetica a punti mediante cui i cittadini potranno ottenere sconti sulla mensa scolastica, riduzione della Tarsu e Ticket parcheggi privilegiati.
Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Calascibetta Carmelo Cucci, che punta al traguardo ambizioso del 65 % di raccolta differenziata con il sistema del “paga di più chi sporca di più”. “Abbiamo in programma – evidenzia – la distribuzione ai cittadini di buste per la raccolta con il Codice fiscale impresso, in maniera tale da contabilizzare la differenziata di ciascuno e conguagliarla operando un rapporto con l’importo delle tasse da pagare”.
L’impianto è stato progettato per differenziare dodici frazioni secche di rifiuti e servirebbe la zona Nord della provincia. Il suo utilizzo farebbe lievitare sicuramente la percentuale di rifiuti differenziati prodotti.
L’attuale amministrazione comunale, retta dal sindaco Salvatore Zappulla, sembra però intenzionata a invertire questo stato di cose: il primo cittadino ha infatti annunciato di aver dato mandato ai tecnici del Comune di avviare l’iter delle autorizzazioni con l’Ato Enna Euno in liquidazione, nonché di aver già discusso della questione nel corso di un tavolo tecnico con il commissario liquidatore dell’Ato stesso.
“Allo stato attuale – spiega il sindaco Zappulla – c’è solo un piccolo intoppo per la canalizzazione delle acque reflue, ma stiamo provvedendo. Aspetto notizie dall’Ato. Non è colpa della mia amministrazione se questa raccolta differenziata non è iniziata: sono sindaco dal 2013 e stiamo perdendo una bella opportunità. A noi il compito di recuperarla”.