Raffineria Gela, ok autorizzazioni. Eni può procedere alla riconversione - QdS

Raffineria Gela, ok autorizzazioni. Eni può procedere alla riconversione

Liliana Blanco

Raffineria Gela, ok autorizzazioni. Eni può procedere alla riconversione

martedì 05 Aprile 2016

Il ministero dell’Ambiente ha rilasciato il provvedimento di “non assoggettabilità” alla Via, nulla osta della Regione. Nel 2016 completate le attività di smontaggio, mentre proseguirà la pre fabbricazione

GELA (CL) – A grandi passi verso il rinnovamento industriale promesso dall’Eni. È stato concluso l’iter per il rilascio delle autorizzazioni necessarie finalizzate  all’avvio della prima fase della riconversione della Raffineria a ciclo tradizionale in Green Refinery, a Gela. Lo ha comunicato l’Eni, sottolineando che “al rilascio da parte del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del provvedimento di non assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale (Via) del 17 marzo scorso, e del nulla osta da parte della Regione siciliana, ha fatto seguito in tempi brevissimi quello dell’Amministrazione comunale di Gela”. “Con il raggiungimento di questo importante traguardo – sottolinea la società in una nota – il progetto di trasformazione della Raffineria di Gela entra in una fase fondamentale: nei prossimi giorni è programmato l’avvio dei cantieri di costruzione, in continuità con le attività di preparazione in campo iniziate già nel febbraio scorso”.
Il progetto della Green Refinery – contenuto nel Protocollo di Intesa siglato il 6 novembre 2014 al ministero dello Sviluppo economico tra Eni, le organizzazioni sindacali, le istituzioni e Confindustria – prevede, si legge in una nota, attraverso la valorizzazione degli impianti esistenti e l’applicazione di tecnologie proprietarie, di convertire materie prime non convenzionali di prima (olio di palma) e seconda generazione (grassi animali, oli di frittura) in green diesel, green Gpl e green nafta. Inoltre, è in programma la realizzazione di un polo logistico per la spedizione dei greggi di produzione locale e dei carburanti green prodotti.
Eni conferma, prosegue la nota, che nel 2016 saranno completate tutte le attività in corso relative allo smontaggio di apparecchiature e linee, l’approvvigionamento, la riqualifica dei materiali esistenti nonché il proseguimento delle attività di prefabbricazione.
Nel frattempo, Eni ha anticipato la gara per la realizzazione di una nuova unità di Steam Reforming per la produzione di idrogeno e vapore per la quale verrà presentato il relativo iter autorizzativo entro la fine di aprile. Per le attività di trasformazione della Raffineria, fa sapere la società, saranno impiegati appaltatori locali con un picco di risorse dell’indotto di circa 180 persone, che si andranno ad aggiungere al personale dell’indotto impegnato negli altri cantieri di manutenzione, produzione e risanamento ambientale sia presso la Raffineria sia presso le altre società Eni operanti sul territorio.
“Le iniziative contenute nel Protocollo di intesa – si legge sempre nella nota – proseguono in linea con gli impegni assunti, tra le altre è stato completato lo studio per valutare la fattibilità per la distribuzione di Gnl da Gela e sarà avviata nei prossimi mesi la coltivazione sperimentale delle piantine di guayule nel progetto di chimica verde. Eni intende, inoltre, portare avanti sul territorio la sperimentazione di nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili e del risanamento ambientale”, conclude la nota.
La notizia ha avuto una grande eco in città dove la speranza di lavoro e di stabilità dopo il fermo della raffineria è sfociata in disordini dovuti al licenziamento di decine di lavoratori dell’indotto industriale.

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