Potenziare le competenze linguistiche e aprire ai giovani le porte dell'Europa - QdS

Potenziare le competenze linguistiche e aprire ai giovani le porte dell’Europa

Redazione in collaborazione con Istituto De Felice-Olivetti

Potenziare le competenze linguistiche e aprire ai giovani le porte dell’Europa

Maggiore collaborazione tra scuola e mondo del lavoro

Tra il 1989 e il 1996, nel quadro del progetto Language learning for european citizenship (Apprendimento delle lingue per la cittadinanza europea), il Consiglio d’Europa ha elaborato il Qcer, ovvero il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue, in inglese Common european framework of reference for languages (Cefr).
Si tratta di un sistema descrittivo che prevede sei livelli di competenza (A1, A2, B1, B2, C1, C2) e tre livelli intermedi (A2+, B1+, B2+), impiegato per valutare le abilità conseguite da chi studia una lingua straniera europea. Ufficialmente pubblicato nel 2001, il Qcer rappresenta un quadro generale in cui viene indicato ciò che una persona deve imparare per essere capace di utilizzare efficacemente una lingua straniera a livello pratico. Tale framework stabilisce una base comune per i programmi e per le linee guida nel campo dell’apprendimento delle lingue; inoltre definisce le qualifiche, i contenuti dei libri di testo, gli esami e i percorsi di studio nei diversi paesi europei.
Nel 2008 è stata pubblicata la raccomandazione del Comitato dei ministri agli Stati membri sull’uso del Qcer, invitando i partecipanti a darne attuazione nell’ambito dei rispettivi sistemi d’istruzione e a promuovere il plurilinguismo nel proprio sistema educativo nazionale e regionale.
È in questo quadro che le scuole si impegnano a formare gli allievi, attivando corsi di insegnamento delle lingue straniere, anche in orario extracurriculare, affinché essi possano affrontare con successo gli esami presso gli Enti certificatori esterni e terzi.
Fare acquisire conoscenze e competenze linguistiche valorizza gli studenti e permette di attuare una stretta collaborazione tra la scuola e il mondo del lavoro, anche in contesti territoriali non locali.

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