Accreditamenti formazione, un nodo annoso da risolvere - QdS

Accreditamenti formazione, un nodo annoso da risolvere

Michele Giuliano

Accreditamenti formazione, un nodo annoso da risolvere

martedì 13 Marzo 2018

 Emergono le prime difficoltà dopo l’introduzione delle novità fortemente volute dalla Regione. Istituito un contatto diretto tra enti e uffici: per due anni ci sarà un monitoraggio

PALERMO – Adesso che il sistema formazione sembra essere pronto a ripartire, e gli enti si affrettano ad accreditare le sedi in cui svolgere le attività didattiche, ecco sorgere le prime criticità. Per rispondere alle necessità e ai dubbi degli operatori, l’assessorato regionale alla Formazione ha deciso di attivare nuovi modi e tempi di contatto con gli uffici preposti, sia per questioni tecniche relative a nuove pratiche, sia per eventuali correzioni di posizioni già precedentemente acquisite, e comunque per permettere una attività istruttoria maggiormente efficace e con una tempistica il più celere possibile. Sarà quindi possibile essere ricevuti in ufficio nella giornata del mercoledì, sia mattina che pomeriggio, o contattare il personale tramite posta elettronica ordinaria all’indirizzo accreditamento.albo@regione.sicilia.it.
 

 
Ancora, per questioni di estrema urgenza, sarà possibile rivolgersi al contatto telefonico il lunedì e il venerdì dalle 11 alle 13. Come sempre, sulla piattaforma è disponibile la sezione Faq con l’elenco delle domande più frequenti e le relative risposte. Dovrebbe in questo modo essere più semplice per tutti, enti e amministrazione, gestire questa fase propedeutica alle attività progettuali. Le novità sono state introdotte per semplificare l’iter di accreditamento degli enti e sono attive sul sistema Sac, la piattaforma on line dell’assessorato regionale alla Formazione. In particolare, gli enti dovranno presentare la documentazione relativa a tre requisiti, denominati ‘C’, ‘D’ e ‘E’.
 
Il primo è relativo agli adempimenti per l’istituzione di un conto corrente dedicato ai lavoratori per il pagamento dei loro stipendi, il secondo ai risvolti occupazionali del progetto, tasso di successo formativo e tasso di abbandono, il terzo al rapporto di collegamento tra l’ente di formazione e le istituzioni locali, il mondo produttivo ed imprenditoriale.
 
Per quanto riguarda il monitoraggio delle attività gli organismi accreditati dovranno entro il 31 gennaio di ogni anno fornire i dati delle performance relativi a due anni prima, mentre entro il 30 aprile successivo gli enti dovranno fornire i dati relativi all’anno precedente. Ancora, gli enti, per i primi due anni a scopo sperimentale, saranno tenuti a fornire i dati compilando appositi report di monitoraggio ed inserendo i relativi documenti richiesti per i requisiti ‘D’ ed ‘E’.
 
Con il sistema di monitoraggio a regime gli organismi, accreditati standard, presenteranno i requisiti ‘D’ ed ‘E’ entro il 30 aprile di ogni anno così come esplicitato nelle disposizioni del 2015. In base ai valori raccolti in questo primo biennio (quindi 2016-2017) l’amministrazione regionale provvederà a fare le dovute valutazioni per determinare i valori-soglia minimi da approvare, con successivo provvedimento del dirigente generale, per il biennio successivo, e ciò permetterà di lavorare sempre su dati aggiornati e legati all’effettiva attività in corso.
 
Anche gli organismi accreditati di diritto saranno tenuti a presentare i requisiti ‘D’ ed ‘E’ ed i report annuali. Le novità apportate nel sistema permettono anche di variare, diversamente da prima, il legale rappresentante senza veder sospesa la pratica, effettuando la cancellazione della nuova pratica di variazione dati, che automaticamente il sistema crea, e creando la pratica di retry.
Per coloro i quali non ottemperano alle prescrizioni di un preavviso di rigetto, entro i termini stabiliti dalle Disposizioni dell’Accreditamento, verrà avviata dall’Amministrazione la procedura prevista di rigetto della pratica.

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