Caltanissetta - La mensa scolastica di Gela verso lo stop - QdS

Caltanissetta – La mensa scolastica di Gela verso lo stop

Liliana Blanco

Caltanissetta – La mensa scolastica di Gela verso lo stop

mercoledì 19 Dicembre 2018

Guarda la nostra intervista IN ESCLUSIVA al commissario straordinario Rosario Arena

GELA (CL) – Muro contro muro fra i lavoratori della mensa scolastica, della sosta a pagamento e del trasporto per i disabili, i sindacati e il commissario straordinario del Comune Rosario Arena (guarda l’intervista esclusiva del qds.it).
 
 
La protesta, infatti, è arrivata anche in piazza, molto pacificamente, in difesa dei servizi tagliati a causa delle rigorosissime politiche di bilancio adottate dal Municipio (in particolare la mensa scolastica, che dal primo gennaio prossimo non sarà più operativa).
 
L’approvazione del Bilancio di previsione 2018, dopo il via libera al Consuntivo 2017, non lascia spazio a interpretazioni, poiché nel documento finanziario queste voci non figurano e con esse sono svanite le speranze di quei cittadini e quei lavoratori che speravano in una retromarcia dell’ultimo minuto. Tagli, dunque, per numerosi servizi e aumento delle tariffe Tari, insieme al malumore dei cittadini.
 
Il deputato regionale del Pd, Giuseppe Arancio, ha presentato al Governo Musumeci un’interrogazione per sollecitare iniziative atte a scongiurare la chiusura della refezione scolastica, mentre i sindacati si sono rivolti al nuovo Prefetto di Caltanissetta, Cosima Di Stani, chiedendo un incontro.
 
Nelle scuole, intanto, cresce l’insoddisfazione, con gli insegnanti che hanno sottolineato l’importanza del ruolo educativo della mensa, oltre all’aspetto economico per molte famiglie dei dipendenti, il cui sostentamento è rappresentato solo da quella fonte di guadagno. “Non c’è soltanto il lavoro degli operatori della mensa – ha commentato la dirigente scolastica Clizia Nobile – ma anche quello delle maestre, dei bidelli e degli assistenti. Nella mia sola scuola si perderebbero 15 posti di lavoro di insegnanti, quattro bidelli e un assistente. Se nel mio istituto i numeri sono questi, nelle dieci scuole di Gela si parla di 160 impieghi statali del mondo della scuola in difficoltà. E poi c’è l’indotto della ristorazione”.
 
Tensione, insomma, ma anche buon senso e ricerca di una mediazione. “Vogliamo trovare una soluzione – ha detto il segretario confederale della Cgil, Ignazio Giudice – e un’apertura da parte del commissario Arena. Poi saremo noi tutti a chiedere aiuti e finanziamenti”.
 
In Comune, però, i margini di manovra sembrano quasi inesistenti. “La Corte dei Conti – ha spiegato il commissario Arena – ha parlato chiaro: tutte le spese non obbligatorie devono essere tagliate. Nel passato si è ricorso al sistema dei fuori bilanci, ma ho trovato i bilanci del Comune in pezzi e io sono qui per risanarli. Devo rimettere in sesto i conti e cercare di evitare il dissesto finanziario”.
 
“Mi sto adoperando – ha concluso – per applicare i dettami della Corte dei Conti. Il Comune dovrebbe versare ogni anno circa 500 mila euro per mantenere il sevizio mensa, ma questi soldi non ci sono più, quindi dobbiamo rinunciarci”.

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