Giovani siciliani il futuro è in voi - QdS

Giovani siciliani il futuro è in voi

Carlo Alberto Tregua

Giovani siciliani il futuro è in voi

venerdì 22 Marzo 2019

Chi vota deve decidere

La manifestazione organizzata il 15 marzo scorso in tutto il mondo dalla giovane svedese Greta Thunberg (di anni 16), va vista con estremo favore perché non è più possibile che le attuali generazioni decidano improvvidamente della realtà che quelle future troveranno.
L’egoismo è un sentimento negativo: ognuno cerca di portare acqua al proprio mulino, non tenendo conto che essa è sottratta al mulino altrui.
Le regole etiche universali e di tutti i tempi dovrebbero contemperare questo modo di agire per soddisfare le esigenze future contestualmente a quelle odierne.
Bisogna tener conto che i diciottenni votano e quindi contribuiscono a scegliere i cittadini destinati a prendere decisioni in nome di tutti.
Sentiamo tanti ministri, sottosegretari e i loro presidenti e vice presidenti del Consiglio che continuano a riempirsi la bocca con la frase magica: l’interesse nazionale. Tutta questa gente, con molta probabilità, non ha idea di cosa sia l’interesse nazionale, per cui non riesce a collegare a esso le proprie azioni. Insomma, l’interesse nazionale è diventato un’etichetta.
 
Dalle Scuole e dalle Università si dovrebbe elevare la voce dei giovani per difendere ragionevolmente i loro interessi, che si manifesteranno fra dieci o venti anni. I giovani dovrebbero ammonire le attuali generazioni che amministrano la Cosa pubblica a non indebitarsi da un canto e a costruire nel Paese tutte le opere di cui ha necessità.
È stucchevole il dibattito che sentiamo ogni giorno sui mass media, scritti e parlati. Ancora più deplorevole è il dialogo scambiato sui social media.
Beninteso, vi sono voci di buonsenso, non sono poche, ma la grande parte continua a sostenere egoismi e comportamenti nocivi nei confronti dei giovani.
È chiaro che essi non hanno alcun potere al di la del voto, però questa non è una leva di poco conto, sol che sia indirizzata bene e cioè che contribuisca a scegliere persone oneste e capaci di gestire la Cosa pubblica.
Purtroppo, il Parlamento è pieno di incompetenti e inesperti deputati e senatori. Nello stesso Parlamento vi sono i volponi, quelli che della politica hanno fatto un mestiere perché non saprebbero cos’altro fare.
 
Il Parlamento, per la propria incapacità, inesperienza e incompetenza è diventato preda dei poteri forti e dei giornaloni che li sostengono.
Al suo interno, la dirigenza burocratica tiene sotto scacco ministri e sottosegretari incapaci, preparando disegni di legge che anziché semplificare e venire incontro alle esigenze dei cittadini sono volutamente complicati e arcaici, fatti apposta per non essere compresi dai cittadini, che così possono essere regolarmente gabellati.
Un brocardo francese dice: les juges sont la bouche de la loi. Perché citiamo questo detto? Perché l’ingarbugliamento legislativo, ripetiamo prodotto da burocrati che seguono interessi particolari, e da politici incompetenti, nuoce molto ai cittadini.
Quando i giudici devono applicare le leggi, spesso si trovano in difficoltà per la contraddittorietà esistente in molte di esse. Non è infrequente, che per la stessa fattispecie vengano emesse sentenze diametralmente opposte.
 
I giovani sono il futuro, ma il futuro è prodotto dal presente, con una connessione ineludibile. Quello che facciamo oggi avrà riflessi domani. Questo si comprende facilmente.
Ma, quando nonostante ciò ci si continua a comportare in modo da gravare su ciò che verrà domani, per esempio ripetiamo con l’indebitamento pubblico, dobbiamo solo batterci il petto per tentare invano di espiare la nostra colpa.
L’invito da queste colonne, dunque, ai giovani, è che si facciano rispettare studiando, imparando, acquisendo competenze, per il loro valore, ma anche con manifestazioni pubbliche come quella di Greta Thunberg più frequenti e più forti, come ammonizione senza appello alla nostra generazione, la cui azione li nuocerà quando diventeranno Classe dirigente.
Proprio la Classe dirigente attuale ha la responsabilità di diffondere equità non soltanto nella nostra epoca, ma anche in rapporto a quella che verrà.

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