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Palermo – Imprenditoria ancora in difficoltà, crescono debiti e disoccupazione

Luca Insalaco

Palermo – Imprenditoria ancora in difficoltà, crescono debiti e disoccupazione

martedì 02 Marzo 2010

Pesa anche l’atteggiamento del Comune. Helg: “L’amministrazione ha drasticamente ridotto i servizi”. Il quadro emerge dall’Osservatorio economico 2009 della Camera di commercio

PALERMO – Disoccupazione alle stelle, imprenditori costretti a rivolgersi agli strozzini e istituzioni latitanti.
È un quadro a tinte fosche quello che emerge dall’Osservatorio economico 2009 della provincia di Palermo, realizzato da Camera di commercio e Istituto Tagliacarne. Particolarmente drammatica è la situazione del mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione che si attesta al 17,1 per cento, due volte e mezzo quello nazionale.
Soffrono le imprese – soprattutto quello medio-piccole, che rappresentano l’87% del tessuto produttivo palermitano – in crisi di liquidità e impossibilitate ad accedere al credito.
Questo, secondo Roberto Helg, presidente della Camera di commercio, anche a causa di Basilea 2 “che ha reso molto più complessa la fase di accettabilità delle garanzie offerte dalle imprese richiedenti credito. Cosa che inevitabilmente ha fatto registrare un aumento del ricorso al prestito usuraio”.
Imprese, dunque, che faticano ad uscire dal tunnel della recessione con fatturati “in calo di oltre il 17%, con picchi del 21,3% nel settore delle costruzioni, del 19,6% nel manifatturiero e 18,3% nel commercio, laddove si risente pesantemente della contrazione dei consumi delle famiglie”.
“In tutto questo – ha detto il numero uno dell’ente camerale – il soggetto pubblico dovrebbe essere pienamente impegnato a riqualificare la propria azione di supporto. Ma a Palermo così non è. L’amministrazione comunale ha via via drasticamente ridotto i servizi, dal sociale alle scuole, dallo sport, alla cultura, ed alle imprese. Alle imprese non è stata riservata alcuna attenzione”.
Le misure urgenti individuate per superare la crisi vanno dall’abbattimento del costo del credito, allo sblocco dei pagamenti delle forniture della Pubblica amministrazione; dagli interventi a sostegno di redditi e domanda al miglioramento dei servizi reali, fino alla semplificazione delle procedure amministrative, le cui lungaggini rappresentano un costo aggiuntivo per le imprese.
Per Davide Faraone, capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, l’immagine che viene fuori dall’Osservatorio è quello di una situazione economica disastrosa: “Palermo e l’economia cittadina hanno bisogno di una forte scossa e di una classe politica motivata e competente per uscire dall’inerzia in cui è stata sprofondata”.
 


Il presidente Avanti: "Sinergia fra pubblico e privato"
 
PALERMO – Per il presidente della Provincia, Giovanni Avanti: “La fotografia della situazione palermitana rivela carenze strutturali e infrastrutturali molto gravi, oltre al malessere delle piccole e medie imprese locali, alle prese con la crisi economico-finanziaria e con le difficoltà di accedere al credito”.
“Preoccupante” viene poi definito il dato sulla disoccupazione, anche se “non mancano gli elementi di vitalità e la capacità delle imprese di scommettere su innovazione e tecnologia, con l’obiettivo di raggiungere nuovi mercati”.
Avanti ha quindi auspicato “la sinergia tra pubblico e privato” da non scindere da “strategie lungimiranti e piani di intervento”, oltreché “un patto di solidarietà tra gli enti locali, in virtù del quale coordinare le azioni da porre in essere in un’opera di pianificazione e programmazione degli interventi capace di innescare meccanismi di sviluppo e di crescita”.

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