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Palermo – Più controllori sui bus dell’Amat. Pd: “Usare meglio i dipendenti”

Luca Insalaco

Palermo – Più controllori sui bus dell’Amat. Pd: “Usare meglio i dipendenti”

sabato 13 Marzo 2010

Le reazioni dopo l’ondata di violenza sulle linee più a rischio, tra bilancio in passivo e mezzi vetusti. L’azienda rinuncia ai vigilantes, costano troppo. Bellavista riferirà in Consiglio

PALERMO – Da una parte la necessità di difendersi da teppisti e balordi, dall’altra i soliti sospetti sulle “assunzioni mascherate”. Date le polemiche suscitate e la necessità di far quadrare i conti, l’Amat – vittima di turno della violenza che sembra tornata di moda in città – mette per il momento da parte l’ipotesi di arruolare un plotone di guardie giurate da impiegare sulle linee più a rischio e decide di aumentare il numero di controllori.
L’ipotesi vigilantes in settimana è stata seccamente bocciata dal consigliere del Pd, Maurizio Pellegrino, che ha invitato gli amministratori dell’azienda “a impiegare al meglio la grande massa di dipendenti che si ritrovano, molti dei quali dichiarati inidonei alla guida e sottoutilizzati, potenziando, nell’immediato, i controlli e installando telecamere su tutti i mezzi che fanno servizio serale e notturno”.
Il Cda ha quindi deciso per un maggiore impiego dei controllori dei tickets, assicurando che “molto presto” tutti i mezzi saranno dotati di telecamera. Niente dunque guardie armate, il cui impiego sarebbe “incompatibile con la politica del contenimento della spesa” perseguita dall’azienda. Se la situazione non è paragonabile a quell’Amia, infatti, anche la situazione dell’Amat non può dirsi florida. Il bilancio 2009 si è chiuso con una forte passività ed il parco mezzi è estremamente vetusto e inadeguato (oltreché inquinante) per una città a traffico limitato.
Se la cronaca degli ultimi mesi ha riportato diversi episodi di violenza oltreché di atti intimidatori ai danni dell’azienda, anche la situazione interna non è delle più serene. I rapporti tra i vertici societari ed i rappresentanti dei lavoratori sono tesi e i sindacati non hanno mancato di denunciare a più riprese lo stato di insicurezza in cui gli addetti sono costretti ad operare.
Dal canto suo, il presidente di Amat, Mario Bellavista, ha annunciato che riferirà alla proprietà ed al Consiglio comunale circa le soluzioni che nell’immediato il Cda intende adottare, chiedendo inoltre al prefetto un incontro con il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. “Cercheremo – ha spiegato Bellavista – di attingere a fondi europei e nazionali che potranno contribuire a creare percorsi di legalità e sicurezza sui luoghi di lavoro Per arrivare allo scopo sarà però necessaria anche la collaborazione dei cittadini sul tema del corretto utilizzo del servizio pubblico”.
 

 
Vandali e aggressioni. La Questura dispone controlli nei capolinea
 
PALERMO – Amat, dunque, nel mirino dei teppisti. Dall’inizio dell’anno sono stati 11 gli atti vandalici subiti dall’azienda, a fronte dei 76 casi del 2009, in larga parte dovuti al lancio di pietre. Sono state quattro, invece, le aggressioni subite dal personale tra il 2009 e il 2010. Gli ultimi episodi si sono verificati nell’arco di una settimana, uno in via Lanza di Scalea, alla fermata San Filippo Neri, e il secondo in via Belmonte Chiavelli. In entrambi i casi le vetture erano dotate di telecamera e i Carabinieri hanno quindi acquisito le immagini registrate ai fini delle espletande indagini. Alla luce delle aggressioni subite, il presidente Bellavista ha parlato di “situazione insostenibile per i dipendenti e per i passeggeri” ed ha lanciato un appello alle istituzioni ed alle forze dell’ordine. Gli episodi di violenza hanno indotto la Questura a disporre controlli periodici nei capolinea degli autobus.

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