Franchising, la carica dei cinque mila - QdS

Franchising, la carica dei cinque mila

Michele Giuliano

Franchising, la carica dei cinque mila

giovedì 19 Agosto 2010

Tante sono le aziende in Sicilia che fanno parte del circuito, regina incontrastata resta la provincia di Catania. Sono otto i marchi nati nel territorio catanese esportati con successo in Italia e all’estero

PALERMO – Cinque mila franchising in Sicilia, di cui 2 mila solo a Catania. Funziona il sistema e incuriosisce soprattutto il fatto che la maggior parte di questa fetta di mercato sia concentrata su un unico territorio. Ed a confermare che il settore è in enorme crescita, anche il fatto che proprio la Confcommercio di Catania ha creato un nuovo sindacato per gli addetti ai lavori. Anzi, due: uno per i Confranchisor e l’altro per i Confranchisee, nati per tutelare gli interessi economici, sociali e morali sia degli imprenditori che concedono il marchio, i franchisor, sia di coloro che affiliandosi ne condividono brand, immagine e, naturalmente, prodotto commerciale, i franchisee.
A confermare che le cose vanno bene in Sicilia è proprio il presidente di Confcommercio, Riccardo Galimberti, il quale mette in evidenza anche le specificità di Catania: “Catania registra al momento ben 8 brand nati sul territorio ed esportati in Italia e all’estero, i negozi di parrucchiere Compagnia della Bellezza ne sono un esempio, il primo franchising tutto catanese arrivato fino al Sud America”.
Secondo le organizzazioni di categoria la convenienza nell’intraprendere questa strada per gli imprenditori siciliani sta nel fatto che si tratta di una formula veloce, iniziata nel campo della ristorazione e sviluppatasi su vari settori merceologici, primo tra tutti l’abbigliamento bambini, poi uomo e donna, calzature, profumeria e cosmesi, servizi alle imprese. È l’evoluzione del commercio tradizionale.
“Poi se prendiamo ad esempio il franchisor – aggiunge Galimberti – ha la possibilità di espandere i propri affari senza effettuare alcun investimento per godere di una migliore integrazione locale tramite il franchisee e di determinare nuovi introiti finanziari. In concreto gli affiliati sono molteplici. Può fruire dell’avviamento commerciale e della notorietà dell’impresa affiliante, utilizzandone i segni distintivi, nella sua proposta al cliente. Può servirsi della pubblicità dell’azienda affiliante a livello locale e nazionale, anche per il lancio del punto vendita, riducendo notevolmente questo capitolo di spesa”.
Si sta anche ventilando la possibilità che sull’onda di questo successo, in Sicilia presto possa nascere un franchising tipicamente regionale. “è uno degli obiettivi della Camera di Commercio catanese che vorrebbe concretizzare entro quest’anno” ha annunciato il presidente della Confcommercio etneo.
Appaiono abbastanza evidenti gli ultimi dati forniti nell’ambito del settore di produzione e che vede la Sicilia uno dei punti di forza nel panorama del sistema italiano. Da queste parti il franchising è un comparto del sistema produttivo italiano in costante crescita. Ha registrato lo scorso anno un incremento del volume d’affari del 9,8 per cento, secondo quanto rende noto Assofranchising, per un fatturato di circa 17 miliardi di euro e rappresenta oggi uno strumento vincente di riconversione delle attività commerciali al dettaglio, di sviluppo dell’imprenditoria giovanile, di espansione delle reti di vendita e di leva per l’internazionalizzazione.
 

 
La Sicilia a confronto col contesto nazionale
 
PALERMO – In Sicilia investono ad oggi 650 catene, circa il 90 per cento dei franchisor censiti a livello nazionale. Il numero degli affiliati tocca i 4 mila e 500 esercizi per un totale di circa 9 mila addetti, con un volume d’affari generato di circa un miliardo e mezzo di euro secondo quanto rende noto Assofranchising. Una buona fetta di mercato decisamente nel panorama nazionale se questi numeri vengono confrontati con quelli italiani. Da indagini di mercato risulta che il franchising in generale è un sistema in crescita e dimostra di tenere anche in un periodo non facile per le attività al dettaglio, soprattutto in virtù del minore grado di rischio sostenuto dagli affiliati rispetto alle attività indipendenti. Gli ultimi dati del Rapporto sul Franchising in Italia a cura di Assofranchising e Quadrante dimostrano che il giro d’affari delle reti italiane continua ad aumentare, in particolare con un tasso di crescita del 5 per cento. Le agenzie viaggi superano il milione e mezzo di euro di giro d’affari classificandosi al quinto posto tra le attività più redditizie nel franchising. Oggi le agenzie viaggi in Italia contano 31 insegne operative in franchising con 2 mila e 500 punti vendita, per un totale di quasi 6 mila persone occupate.

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