Prof 2011, siamo alle solite: in ritardo e con tanti dubbi sulla programmazione - QdS

Prof 2011, siamo alle solite: in ritardo e con tanti dubbi sulla programmazione

Michele Giuliano

Prof 2011, siamo alle solite: in ritardo e con tanti dubbi sulla programmazione

giovedì 27 Gennaio 2011

Slittano al 15 di febbraio i termini per la presentazione dei progetti, si rischiano ancora enormi ritardi. Se per la copertura finanziaria c’è piena rassicurazione, resta la grana degli esuberi

PALERMO – Il piano regionale dell’offerta formativa del 2011 non sembra essere partito con il piede giusto. Secondo quanto rende noto la Uil Scuola sono slittati al 15 febbraio i termini per la presentazione dei progetti a valere sul Prof 2011. Il che significa che se l’alba si vede dal mattino…… L’allarme lo aveva già lanciato l’Ugl Sicilia: “Sul piano regionale – sottolineava Giuseppe Messina, esponente dell’Ugl – si rischiano i ritardi degli anni scorsi, per i quali i lavoratori mostrano oramai insofferenza, circa il riconoscimento delle retribuzioni correnti a partire dal mese di gennaio. La proposta da noi avanzata all’assessore regionale alla Formazione professionale, Mario Centorrino, prevede alcune ipotesi di lavoro tra cui quella di garantire da febbraio ad agosto solamente le seconde e terze annualità di Form e Fas oltre ai corsi indirizzati ai diversabili ed ai detenuti e contestualmente avviare percorsi di aggiornamento per il personale che dovrà essere impegnato nelle articolazioni didattiche delle nuove figure professionali”.
Ci sono poi ancora alcuni aspetti da verificare. Se per la copertura finanziaria c’è piena rassicurazione, resta la grana degli esuberi. L’incontro tra l’assessore Centorrino, con i rappresentanti delle sigle sindacali e dei datori di lavoro, aveva come obiettivo la chiarificazione del Prof 2011, sulla formazione professionale. Ma la prima perplessità è proprio la copertura finanziaria.
Servono 250 milioni di euro, di cui 194 provenienti dalle casse regionali, mentre gli altri arriverebbero da fondi europei, riservati però per la formazione in ambiti speciali o continua. La seconda perplessità riguarda il problema degli esuberi dei lavoratori. Un problema che rimane avvolto nel mistero. Dato che c’è un continuo balletto di cifre. Su questo ultimo punto si è decisi di procedere con tre soluzioni. La prima riguarda i lavoratori “anziani”. Per loro la strada verso il pensionamento sembra la più logica. Per quelli “meno anziani”, il cosiddetto “accompagnamento alla pensione”. E se nessuno dovesse rientrare in queste due categorie appena citate, si procederà con la riqualifica del personale. Un corso di formazione, interno o attraverso un ente esterno, per la riqualifica della mansione del lavoratore e lo spostamento in un altro settore. Per gli esuberi, i sindacati, i datori di lavoro e lo stesso Centorrino, hanno dato piena disponibilità.
 


L’approfondimento. La certezza dei fondi non c’è
 
Rimane il nodo della copertura finanziaria. Anche se l’assessore ha detto che “le forze politiche del governo riconosceranno come prioritari questi finanziamenti ed in sede di approvazione di bilancio definitivo, questi fondi saranno regolarmente riconosciuti”. Insomma la certezza non c’è. Ma esiste la data fissata sul calendario per la scadenza della presentazione dei progetti da parte degli enti che vogliono accedere al Prof, e cioè il 15 febbraio prossimo. Poi ci vorrà circa un mese di tempo per valutare tutte le proposte e qualche altro giorno per accreditare l’Ente. “Ragionevolmente cominceremo il prossimo 1 aprile”, ha detto Centorrino. Ma attorno al tavolo che lo stesso assessore ha definito “politico”, il Prof 2011 ha tenuto banco anche per un altro aspetto: il costo didattico orario. Anche su questo punto si è trovato un accordo “storico”. Sono stati uniformati i parametri. Ogni ente riceverà la stessa cifra di costo didattico orario, che sarà differenziata solo per settore specifico.

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