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Palermo – Piano strategico: il libro dei sogni che i cittadini vorrebbero attuati

Claudio Di Gesu

Palermo – Piano strategico: il libro dei sogni che i cittadini vorrebbero attuati

sabato 23 Aprile 2011

L’elaborazione dello strumento è costata 375 mila euro, finanziati in gran parte dalla Regione. Presentato nel 2008, il documento è stato deliberato dal Comune solo a fine 2010

PALERMO – Il Comune di Palermo, nei decenni, ha prodotto “Piani” di centinaia di pagine, approvati dalla Giunta e spesso anche forniti alla stampa, come panacea risolutiva dei numerosi problemi che assillano la città.
Ci riferiamo a Piani regolatori, Piani di mobilità sostenibile, Piani parcheggi, Piani di recupero di aree periferiche, Piani triennali delle opere pubbliche ecc. Soltanto un’esigua percentuale d’interventi è stata realizzata in maniera puntuale e il più delle volte, neanche valorizzata adeguatamente, dopo l’inaugurazione ufficiale. Se pensiamo che il Piano Strategico è un piano volontario che in sintesi progetta e ha in sè le linee guida della Palermo di domani, immaginiamo (naturalmente vorremmo fortemente sbagliare), che l’efficacia sortibile da questo Piano, in termini di realizzabilità d’interventi condivisi, è veramente bassa.
D’altronde se non ci fosse stata in ballo la programmazione finanziaria regionale fino al 2013 (Asse 6 per i comuni riuniti in Pisu e Pist), nessuno avrebbe investito denaro per l’affidamento di una consulenza esterna per la redazione del Piano Strategico per Palermo.
In realtà a oggi sono già stati spesi ben 375mila euro (di cui 350mila a carico della Regione). Ci auguriamo che non sia l’ennesima incompiuta di pagine colorate, file e tabelle, in formati “da condividere”! Per realizzare interventi strutturali, ma anche puntuali e costanti nella nostra città, non crediamo sia prioritaria la presenza di un Piano, basterebbe quel coraggio del cambiamento che è possibile, rispetto alle cattive consolidate abitudini, purtroppo non solo dei cittadini, ma anche e soprattutto delle istituzioni. Non ci si può ancora trincerare, facendo transitare la normalità d’interventi, attraverso l’approvazione di un “Piano” (pubblica illuminazione, pavimentazioni, rimozione dei rifiuti). Esaminiamo di seguito quali sono stati i passaggi a oggi compiuti.
Il Piano Strategico è stato presentato presso la Società siciliana per la Storia patria (Piazza s. Domenico) in data 15 settembre 2008. Presenti, oltre che il sindaco Cammarata, il direttore generale Lo Cicero, anche l’Ati (associazione temporanea d’imprese) aggiudicataria della gara a evidenza pubblica, composta da Ecosfera Spa, con l’incarico di capogruppo, da Sti Spa e da Gf Studio Srl. Dopo la fase analitica e diagnostica del 2008 si è redatto il Documento preliminare sulla quale si è espresso il nucleo di valutazione della Regione Siciliana che ha invitato il Comune a una maggiore sintesi e alla definizione di priorità.
Nella fase di predisposizione del documento finale e del conseguente piano d’azione è stato chiesto alla “Ecosfera”, da parte dell’amministrazione comunale, di procedere a una maggiore selezione degli obiettivi e delle strategie, in modo da individuare un livello strategico e un secondo livello di diagnosi degli interventi che, potessero trovare accoglienza operativa negli altri strumenti che l’amministrazione stessa aveva in corso di elaborazione o esame (Put, Prg, Ppp, Pudm, Piano della costa, Apq giovani, ecc.).
Contemporaneamente, sono stati attivati alcuni accordi e condivisioni di percorso con i cosiddetti portatori d’interessi aggregati (Camera di Commercio, Confindustria, Asi, Università, sindacati, etc., Forum delle Associazioni) per stimolare la costruzione del partenariato economico e sociale che, insieme ai soggetti che hanno volontariamente partecipato ai tavoli, costituirà il sistema di portatori d’interessi (stockholders, shareholders, stakeholders e noteholders) che dovrebbero attuare (almeno così era nella intenzioni iniziali), insieme all’Amministrazione, le diverse strategie. Alla fine del 2010 “Ecosfera” ha consegnato il documento finale contenente il Piano d’Azione.
Dopo il controllo da parte degli Uffici e l’approvazione da parte del Comitato di Coordinamento il documento è stato approvato dalla Giunta e inviato alla Regione per la sua approvazione definitiva. Il nostro giornale seguirà attentamente l’evolversi degli eventi.
 

 
L’assessore Maurizio Carta difende il piano
 
PALERMO – Sulla reale valenza del Piano strategico per Palermo abbiamo intervistato l’assessore comunale al ramo Maurizio Carta.
“Rispondo volentieri alle sollecitazioni del vostro giornale sul Piano strategico, naturalmente non potendo né volendo scindere la mia responsabilità politica dalla mia competenza tecnica, anche perché sono stato l’autore del documento d’impostazione scientifica del piano prima che potessi nemmeno immaginare di diventarne l’Assessore”. Così ha esordito l’assessore Carta, da noi contattato.
“Il Piano Strategico di Palermo – ha poi proseguito – non è uno dei tanti piani regolativi o di settore, ma è il primo strumento programmatico di ampia visione e largo orizzonte temporale, redatto in forma di partenariato e con un forte approccio gestionale, finalizzato alla riorganizzazione complessiva del processo di sviluppo, qualificazione e competitività della città e dell’area metropolitana”.
“Esso – ci riferisce l’assessore – non è il ‘piano dei sogni’ come i suoi detrattori lo definiscono, ma è un piano di grande concretezza e operatività, anche perché ha negoziato preventivamente il ruolo e l’apporto operativo dei diversi e necessari ‘portatori d’interesse’. Naturalmente – ha poi concluso Carta – starà alla politica, all’amministrazione e agli attori sociali ed economici agire in sinergia per sostenere l’onere della prova che Palermo possa ambire a tornare capitale”.

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