Ato rifiuti, 1 miliardo i crediti stimati - QdS

Ato rifiuti, 1 miliardo i crediti stimati

Massimo Mobilia

Ato rifiuti, 1 miliardo i crediti stimati

giovedì 05 Maggio 2011

Bando dell’assessorato per l’Economia rivolto agli istituti di credito. Proposte entro il 13 maggio. La banca che si vuole candidare deve rendere conto del rating assegnatole

PALERMO – È noto che le Società d’ambito territoriale ottimale della Sicilia che si occupano dello smaltimento dei rifiuti, più comunemente conosciute come Ato, sono tra le pubbliche amministrazioni regionali più indebitate e tra quelle più insolventi nell’effettuare i pagamenti nei termini previsti. è anche vero però che queste società vantano a loro volta notevoli crediti, a cominciare dai Comuni da cui dipendono e per i quali gestiscono i servizi di nettezza urbana. Per questo motivo l’assessorato regionale per l’Economia ha bandito un avviso pubblico, a firma del Ragioniere generale Enzo Emanuele, volto a “selezionare una proposta finanziaria finalizzata a monetizzare i crediti legittimamente vantati dalle Ato siciliane”.
Si tratta, in sostanza, di trasformare in termini monetari questi crediti, ovvero stabilire quale sia il loro equivalente valore in denaro, al 31 dicembre 2010, su una somma totale che secondo le stime della Regione ammonta a circa 1 miliardo di euro, o al minor importo determinato dalla gestione liquidatoria a cui sono attualmente sottoposte.
Un passaggio obbligato dunque nell’attuale processo di liquidazione delle Ato che, in virtù della riforma determinata dalla L.r. n. 9/2010, dovranno ridursi dalle iniziali 27 a 9, una per provincia, più una ulteriore per le isole minori. In particolare, secondo le recenti disposizioni dell’assessore regionale all’Energia e Servizi di pubblica utilità, Giosuè Marino, i Comuni e le Province ricomprese in ciascun ambito territoriale, dovranno approvare entro questo mese l’atto costitutivo e lo statuto delle nascenti Società di regolamentazione per il servizio di raccolta dei rifiuti (Ssr). Successivamente, gli Enti locali avranno altri 45 giorni di tempo per costituire formalmente le nuove società consortili. Appuntamento a luglio, quindi, per poter mettere la parola fine ad una riforma che comunque sta procedendo a rilento, tra mille difficoltà.
Intanto, però, attraverso il bando che è scaricabile dal sito internet dell’assessorato regionale per l’Economia e di cui è stata data notizia sulla Gurs del 29 aprile scorso, la Regione siciliana invita gli istituti di credito interessati a presentare, come detto, una proposta finanziaria per monetizzare i crediti delle Società d’ambito, da inviare entro il prossimo 13 maggio al dipartimento Bilancio e Tesoro, Ragioneria generale della Regione. Una dichiarazione sommaria ma che dovrà comunque contenere gli elementi essenziali dell’operazione finanziaria proposta, tenendo conto di alcuni elementi: ad esempio essa non potrà essere effettuata, per evidente contrasto con la legislazione vigente e con il Patto di stabilità, direttamente nei confronti dei Comuni soci né della Regione stessa.
La tempistica delle azioni di recupero dei crediti da parte delle Ato dovrà, inoltre, contemplare termini congrui di dilazione concessi ai debitori, a cui correlare l’operazione finanziaria che sia proiettata nel medio o lungo termine, per poter consentire una comoda possibilità di rimborso ed evitare così ulteriori disagi economici e sociali alle comunità coinvolte. Nel valutare le proposte, la Regione darà particolare attenzione alla “reputazione” della banca candidata, in termini di stabilità finanziaria, tenendo conto della sua esperienza nel settore pubblico e del rating assegnatole dalle agenzie internazionali Moody’s, Standard and Poor’s e FichtRatings.

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