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Palermo – Mercatini rionali, senza controlli crescono abusivismo e sporcizia

Claudio Di Gesu

Palermo – Mercatini rionali, senza controlli crescono abusivismo e sporcizia

mercoledì 22 Luglio 2009

Ripercussioni sul traffico veicolare, mentre i rifiuti vengono abbandonati senza nessuna cura. La pulizia straordinaria delle aree interessate produce costi sempre maggiori

PALERMO – Sono 24 i mercatini rionali nella città, distribuiti nei giorni della settimana dal lunedì al sabato per le otto circoscrizioni. Ogni prima domenica del mese, poi, c’è il mercatino dell’antiquariato a Villa Sperlinga. Fin qui i numeri che, relazionati a un’attività, quella mercatale ambulante, sono sufficienti a coprire le necessità di risparmio dei nostri concittadini in tutte le aree di Palermo. Il mercatino rionale si è meglio definito nel tempo, offrendo prodotti a buon prezzo, con un occhio alla qualità e alla diversa tipologia di mercanzia offerta (ortofrutta, abbigliamento, casalinghi ecc…). È cresciuto il livello di consapevolezza della possibilità, parimenti alla necessità di risparmiare ma non è cresciuta in egual misura la capacità da parte dell’amministrazione comunale di controllare e organizzare il mercato al suo interno e soprattutto al suo esterno.
L’appropriazione gestita, ma soprattutto consensuale da parte dei cittadini e degli operatori commerciali di una strada o di una piazza è sicuramente positiva per gli sviluppi economici ma anche culturali che tale occasione offre. Non lo è sicuramente l’appropriazione indebita, intendendo con ciò la totale occupazione degli spazi intorno al mercato da parte di venditori di ogni genere, che travalicano le regole del normale vivere, occupando tutto ciò che di libero si presenta loro, dallo scivolo per disabili, all’ingresso di un condominio, il tutto senza autorizzazioni di alcun genere (art.2-3-15 del regolamento comunale che disciplina l’occupazione di aree pubbliche, adottato in Consiglio comunale con deliberazione n.90 del 27/04/1995).
Tutto ciò porta naturalmente al caos, sia per il traffico impazzito sia per la concorrenza sleale che si genera fra “mercatari doc” che hanno licenze e pagano il suolo pubblico e, i mercanti d’assalto, cui interessa ben poco delle regole. A questo c’è da aggiungere la totale assenza di contenitori idonei per i rifiuti differenziati, che inevitabilmente conduce, dopo la chiusura del mercato rionale (intorno alle ore 14) a uno scenario di guerra: buste di plastica, cartoni, rifiuti di ogni genere, dentro e fuori il mercato, oltre che contenitori per i rifiuti della zona, stracolmi.
Tutto ciò potrebbe essere evitato con un doppio controllo. Sugli abusivi esterni al mercato (da parte della Polizia municipale) con verifiche continue e non occasionali e, sugli operatori interni (fornendo loro i contenitori per la raccolta differenziata) da parte degli “ispettori ambientali” (figura prevista dal contratto di servizio, di recente firma, fra Comune e Ato 3 Palermo). Tutto a vantaggio dell’ambiente, ma anche delle tasche dei cittadini. Meno mezzi e operatori dell’Amia (la società che gestisce la raccolta dei rifiuti) utilizzati per la pulizia straordinaria, significano più risparmio per la città.

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