Abbiamo fatto questa breve premessa perché è di questi giorni la notizia che, appunto, l’Alitalia, intende incorporare la ben nota compagnia aerea catanese “Wind Jet” ed anche la “Blu Panorama”.
I motivi per i quali le predette associazioni sono scese, unite, in campo per opporsi all’acquisto della Wind Jet e di Blu Panorama, da parte dell’Alitalia, derivano dal fatto che, dopo una siffatta operazione, per quanto riguarda i voli Catania-Roma (e ritorno), l’unico vettore aereo sarà l’Alitalia senza alcun altro concorrente, quale era, ed è, la “Wind Jet” e “Blu Panorama”, che, certamente, sono delle compagnie “low-cost”.
La questione della predetta “integrazione”, ora, passa all’esame dell’ “Antitrust”, che dovrà individuare eventuali irregolarità nei processi di acquisizione delle due compagnie.
Compito dell’Antitrust è, pertanto, quello di valutare gli impatti negativi che la predetta operazione d’acquisto avrà sui viaggiatori siciliani.
Ed è proprio per questi motivi, che l’associazione “Veroconsumo” (della quale il sottoscritto fa parte, come componente del collegio di difesa), con l’assistenza del proprio “pool” di avvocati, interverrà – mediante la redazione di appropriato ricorso – avanti all’organo dell’Antitrust per sostenere le ragioni dei viaggiatori siciliani, opponendosi fermamente all’annunciata acquisizione della “Wind Jet” e di “Blu Panorama”, da parte dell’Alitalia.
Tale complesso normativo, detto anche “diritto antitrust” o “diritto di concorrenza”, appresta una tutela di carattere generale al bene primario della concorrenza, impedendo così che le imprese, singolarmente o congiuntamente, pregiudichino la regolare competizione economica adottando delle condotte che integrano intese restrittive della concorrenza, abusi di posizione dominante e concentrazioni di “poteri”, di per sé idonei a creare oppure rafforzare una posizione di monopolio. Istituita con legge n. 287/1990, la citata legge, all’art. 1, definisce il suo ambito di applicazione, quale legge di attuazione dell’art 41 della Costituzione, e ciò a tutela e garanzia del diritto di iniziativa economica. L’art 41 della costituzione, a sua volta, sancisce la libertà dell’iniziativa economica privata, ponendo come limite, oltre al rispetto della sicurezza, della libertà e della dignità umana, anche “l’utilità sociale”, che, purtroppo, è un concetto molto vago e poco definito, per cui è intervenuta più volte la Corte Costituzionale per fare luce e chiarezza.
Per completezza di argomentazione, va qui detto che per “Antitrust” s’intende anche l’organo od autorità che vigila sull’osservanza ed il rispetto di tali norme, essendo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il cui acronimo è “A.G.C.M“.
Ciò posto, il fine ultimo delle normative antitrust è quello di sostenere un’economia di mercato che sia libera, in modo da garantire una forte concorrenza, che conduce ad una distribuzione più efficiente di merci e servizi, a prezzi più bassi, e quindi concorrenziali, oltre che ad una migliore qualità dei servizi.
Collegio dei professionisti di Veroconsumo
Ora tocca all’Antitrust pronunciarsi sull’ammissibilità del progetto, che salverebbe Wind Jet dal tracollo e farebbe staccare ad Alitalia quasi 5 milioni di biglietti in più ogni anno. L’associazione siciliana dei consumatori Veroconsumo ha deciso di sfruttare bene l’attesa e ha annunciato che presenterà un esposto all’Autorithy per la Concorrenza, affinché questa dia parere negativo alla fusione.
Interrogato in merito alla vicenda, Gaetano Armao, assessore regionale all’Economia, ha dichiarato ai nostri microfoni di non avere competenza in materia: “È l’Assessorato al Turismo che può valutare se questa concentrazione sia foriera di convenienze per i siciliani o meno”.
Intanto il tempo stringe: sarebbe necessario che la Regione Siciliana si costituisse quanto prima davanti all’Antitrust, per evitare il via libera all’integrazione.
“Se l’Assessore Tranchida ha delle valutazioni negative, l’eventuale esposto dovrebbe farlo lui. Noi aspettiamo le determinazioni del Turismo”, taglia corto Armao.
In effetti, poco dopo l’annuncio del piano di Alitalia, Daniele Tranchida, assessore regionale al Turismo, non aveva nascosto una certa preoccupazione. “È fondamentale che i voli low cost restino tali se non addirittura, visto il progetto di integrazione, possano aumentare quelli per la Sicilia, così da dare un ulteriore input anche agli arrivi internazionali”, era stato il commento a caldo dell’assessore.
Proviamo a risentirlo per capire quali saranno le prossime mosse della Regione. “Il problema – ribadisce Tranchida – è evitare che, come è spesso accaduto in passato, queste operazioni abbiano delle conseguenze negative sull’utenza”.
Come pensa quindi la Regione di sottrarsi al rischio che ciò si ripeta? Sta mettendo in conto la possibilità di fare appello direttamente all’Antitrust? “Prima di presentare un esposto all’Antitrust, noi abbiamo chiesto alla presidenza dell’Alitalia un incontro per conoscere questa vicenda maggiormente nel dettaglio, cioè quali siano effettivamente i postulati dell’accordo, soprattutto per questa situazione dei voli low cost”.
Impossibile qualsiasi anticipazione su quando avrà luogo il colloquio con i vertici di Alitalia. “Siamo in attesa di risposta”, ci spiega Tranchida.
Giuliana Gambuzza