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Palermo – Una città soffocata dallo smog in cerca di soluzioni definitive

Luca Insalaco

Palermo – Una città soffocata dallo smog in cerca di soluzioni definitive

giovedì 23 Luglio 2009

Il comandante della Polizia municipale, Purpura: “Le targhe alterne non sono un fallimento”. Il primo passo sarà la stesura, da parte del Comune, del Piano urbano del traffico

PALERMO – In tempi di ristrettezze economiche, quel che in città non manca è lo smog. Le polveri sottili si librano nell’aria spandendosi generosamente tra strade e palazzi. E non solo.
Bastano due studi condotti dall’Ordine dei chimici, su commissione di Legambiente Palermo e del Movimento Difesa del cittadino, per dare un’idea della potente capacità pervasiva di sostanze come il benzene, la cui presenza è stata rilevata anche sulla frutta e sugli ortaggi che arrivano sulle nostre tavole. Non basta neppure abitare al sesto piano di un palazzo con vista sul traffico per ritenersi al riparo dall’attacco degli agenti inquinanti.
Messe in soffitta le Zone a traffico limitato, i cui rimborsi stanno lentamente arrivando nelle tasche dei palermitani, la città viaggia ancora sbadatamente a targhe alterne.
L’amministrazione comunale, intanto, lavora al Piano urbano del traffico per la cui redazione ha chiesto l’aiuto dell’Ateneo cittadino e ha affidato all’Arpa le centraline di rilevamento dell’inquinamento atmosferico dell’Amia.
“Ma il Put – precisano i chimici – non è sostitutivo del Piano di risanamento della qualità aria”. L’Ordine professionale ricorda anche la sentenza con la quale, un anno fa, la Corte di giustizia europea ha riconosciuto a ogni singolo cittadino della Comunità europea, in presenza di rischio di superamento delle soglie di allarme di Pm10, il diritto a pretendere dalle competenti autorità nazionali, in forza del diritto comunitario, la predisposizione di un piano d’azione.
Seppure pochi sembrino ricordarsi del regime in vigore, chi non vuol sentire parlare di fallimento delle targhe alterne per assenza di controlli è il comandante della Polizia municipale:
“Ci sono alcune componenti – sottolinea Nunzio Purpura – che vanno valutate. La gente, ormai, si è abituata alle targhe alterne e di conseguenza usa l’automobile con maggiore oculatezza. Certo, in considerazione dell’inadeguatezza dell’organico, che dovrebbe essere almeno di duemila unità e con età media inferiore, non sempre possiamo fare un controllo compiuto in tutti i punti della città. La nostra è una città capoluogo di regione, in cui ogni giorno si svolgono manifestazioni e cortei. In presenza quindi di emergenze operative, le pattuglie che di solito sono utilizzate nei posti fissi al controllo delle targhe alterne, vengono dislocate per sopperire a queste situazioni di emergenza”.
 

 
L’accordo. Le finalità del patto con l’Università
 
PALERMO – Il Comune e il dipartimento di Ingegneria dei trasporti dell’Università di Palermo, in base all’accordo sottoscritto lo scorso mese, si raccorderanno anche per definire, si legge nella convenzione: “Metodi e modelli per l’integrazione di vari strumenti e di azioni di buone pratiche per la mobilità sostenibile, anche attraverso i sistemi di trasporto intelligenti; un’attività costante e approfondita sul controllo semaforico, al fine di garantire la priorità ai mezzi pubblici e migliorare la fluidità del traffico, anche attraverso una stretta interrelazione con il sistema di telecontrollo delle linee Amat; la creazione di postazioni di informazione automatica all’utenza dei servizi di trasporto pubblico urbano, in stretta connessione con il sistema di telecontrollo, sia con riferimento al migliore tragitto per raggiungere ogni destinazione, sia con riferimento all’annuncio, alle fermate, del prossimo arrivo dei veicoli in linea”.

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