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Palermo – Comune, aumentano le spese per il personale

Luca Insalaco

Palermo – Comune, aumentano le spese per il personale

sabato 25 Luglio 2009

Il Collegio ha votato favorevolmente il documento economico, seppur con qualche riserva. L’analisi del bilancio di previsione 2009 del Comune effettuata dai revisori dei conti

PALERMO – Aspettando Godot? No, in città si aspetta ancora l’approvazione del bilancio di previsione.  L’iter per il varo del documento finanziario si è incagliato sul raddoppio dell’addizionale Irpef dallo 0,4 allo 0,8 per cento. Un voto, quello sulla delibera, da cui dipende anche l’assetto della nuova Giunta del sindaco Diego Cammarata. Il bilancio ha intanto trovato il parere favorevole del Collegio dei revisori, seppure con qualche riserva.
Il Consiglio comunale sarà in primo luogo chiamato a riconoscere all’esercizio finanziario 2009 debiti fuori bilancio per 48,782 milioni di euro, di cui 10,318 mln già impegnati all’esercizio finanziario 2008. Valori in preoccupante aumento: più del doppio rispetto ai 23,5 mln del 2008 e ai 26,3 mln del 2007. Un fenomeno sul quale la Corte dei conti (con la deliberazione n.178/2008) si è già pronunciata, rilevando la “necessità di potenziare l’attività ed i controlli” per far rientrare i debiti entro “limiti fisiologici”. Un obiettivo raggiungibile, secondo i revisori, “attivando l’azione di responsabilità nei confronti del funzionario che ha violato le disposizioni normative che regolano l’effettuazione delle spese”.
In aumento anche la spesa corrente, che nel 2009 registra un incremento di 15,422 mln di euro (+1,85%) rispetto alle previsioni definitive del 2008 ed un incremento di 92,812 mln di euro (+12,24%) rispetto al rendiconto 2007. Ad incidere in maniera pesante sulle uscite sono, manco a dirlo, gli stipendi per i 9.594 dipendenti previsti in pianta organica: il costo complessivo del personale per il 2009 ammonta a 342,448 mln, con un incremento di 14,838 mln rispetto al 2008 e di 38,881 mln (+12,8%) rispetto al rendiconto 2007.
 
I revisori, nella loro relazione, si soffermano poi sulla situazione economico-finanziaria di Gesip ed Amia, della quale non si conosce ancora il bilancio 2008. La cura prescritta per l’azienda di igiene ambientale è quella di un “risanamento radicale”, supportato da un preciso piano industriale sul quale “costruire ipotesi di equilibrio tra livello dei ricavi possibili e livello dei costi indispensabili”.
“Si tratta di un bilancio ingessato – commenta Sebastiano Drago, presidente della Commissione consiliare al Bilancio – destinato per il 99 per cento a coprire le spese correnti e con quasi nulla per il sociale e per le manutenzioni. Ecco perché abbiamo bisogno dei 23 milioni di euro derivanti dall’aumento dell’addizionale Irpef”.

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