Il decreto bollette prevede misure di incentivazione per investimenti effettuati nelle regioni del Sud. Ma la Puglia ha fatto di più
Ormai è chiaro che il futuro dell’energia può essere solo nelle rinnovabili. Ecco perché argomenti come il bonus fotovoltaico sono sempre da tenere sott’occhio. Diciamolo chiaramente, se l’Italia del fotovoltaico procede ancora a due velocità, è anche piuttosto chiaro che il governo stia puntando sempre di più a incrementare il numero degli impianti fotovoltaici soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno. Tra decreti nazionali e bandi regionali, quindi, le opportunità per installare un impianto fotovoltaico non mancano. Un esempio? La regione Puglia ha pubblicato il suo bando regionale specifico per il reddito energetico e per aiutare le famiglie a basso reddito a installare un impianto fotovoltaico.
Nuovo bonus fotovoltaico nel Decreto Bollette
Che il fotovoltaico e le altre rinnovabili siano il baricentro della transizione energetica è chiaro. Ed è ormai chiaro che si punti, soprattutto, ad accrescere il numero dei sistemi fotovoltaici soprattutto al Sud. Oltre ai vari bonus casa e superbonus che rendono più conveniente l’installazione del fotovoltaico, persino il decreto bollette di maggio 2022 prevede un nuovo bonus impianti fotovoltaici solo per le regioni del Sud Italia.
Bonus fotovoltaico solo per il Sud
Con una disposizione specifica, il decreto bollette prevede misure di incentivazione per investimenti effettuati solo nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria , Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le risorse stanziate per il bonus impianti fotovoltaici sono di 145 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e il beneficio spetta nella misura massima consentita dal regolamento (Ue) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014.
Più nello specifico, la disposizione prevede un credito d’imposta a favore di imprese che effettuano – al Sud – investimenti diretti all’incremento dell’efficienza energetica e/o all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, anche mediante sistemi di accumulo abbinati agli impianti fotovoltaici.
Il credito di imposta del bonus fotovoltaico per il Sud
Il credito d’imposta spetterà fino al 30 novembre 2023 e sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione nel Modello F24. Irrilevante ai fini fiscali, non concorre alla formazione del reddito d’impresa (neanche alla base imponibile IRAP) e non rileva ai fini del rapporto necessario ai fini della deducibilità degli interessi passivi.
Ma c’è di più: si tratta di un bonus cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto le stesse spese (a condizione, però, che il cumulo non determini il superamento del costo sostenuto).
Unico neo? Bisogna attendere un decreto del ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il MITE, il MISE ed il MEF, per la definizione dei criteri e delle modalità di attuazione.
Bonus fotovoltaico da 8500 euro, ecco dove richiederlo
Intanto, però c’è qualche regione del Sud che ha già fatto qualche passo in più. La Puglia, infatti, ha pubblicato il bando che prevede uno sconto fino a 8.500 euro per installare un sistema fotovoltaico o un altro sistema energetico da fonti rinnovabili. Requisito fondamentale per accedere al bonus fotovoltaico da 8500 euro? Vivere in Puglia – ovviamente – e avere un’Isee inferiore ai 20.000 euro annui.
La misura dispone di una dotazione finanziaria di circa 6.800.000 euro e intende favorire la diffusione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile a servizio delle utenze residenziali domestiche o condominiali, attraverso interventi in favore di utenti in condizioni di disagio socio-economico. L’Avviso prevede un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 8.500 euro per l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo. Grazie quindi al sostegno regionale sarà possibile coprire i costi per l’acquisto e l’installazione, presso la propria abitazione, di un impianto per la produzione di energia elettrica e termica dal rinnovabile, compreso l’eventuale sistema di accumulo dell’energia elettrica. Il surplus energetico prodotto servirà ad alimentare la misura e quindi ad assegnare le risorse ad altri beneficiari.
Un contrasto alla povertà energetica
“Finalmente i pugliesi potranno autoprodurre energia da fonti rinnovabili a basso costo con l’aiuto dei finanziamenti della Regione Puglia”, ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano annunciando la pubblicazione dell’avviso per l’accesso al Reddito energetico. “Il Reddito energetico – continua – è una misura assolutamente attuale e di enorme importanza in questo momento storico. Abbiamo prima approvato una legge regionale in materia e poi realizzato gli atti per renderla una misura concreta ed efficace.
Potremo così contrastare il fenomeno della cosiddetta povertà energetica e promuovere forme di autoproduzione e autoconsumo di energia pulita. Ma c’è molto di più, perché, oltre alle ricadute positive sull’ambiente e sul clima, i benefici per i pugliesi saranno anche di tipo economico, a cominciare dalla creazione di una nuova filiera locale dell’installazione, manutenzione e gestione di questo tipo di impianti che vede protagonisti gli operatori economici specializzati iscritti all’Albo regionale. È un bel traguardo per la Puglia che si dimostra sempre più virtuosa.”