"Governo metta in campo tutte le misure necessarie affinché i nostri produttori possano superare il difficile momento", chiede il Consorzio
“Dopo l’alluvione dei giorni scorsi, facciamo appello al Governo affinché intervenga non solo per sostenere le aziende che hanno subito i danni della bomba d’acqua, ma anche per mettere un freno al caro bollette che sta mettendo in ginocchio i nostri produttori“. A parlare è Sebastiano Fortunato, presidente del Consorzio di tutela del pomodoro di pachino igp, prodotto tra i più penalizzati dall’aumento delle utenze elettriche e dei costi di produzione.
“Questi rincari – dichiara Fortunato – incidono significativamente sul prezzo finale al consumatore e rischiano di abbassare notevolmente le vendite, generando una crisi non indifferente per un territorio la cui economia è legata principalmente alla produzione del pomodoro. Dati alla mano, possiamo constatare che se a settembre 2021 pagavamo la corrente 0,22 euro al kwh, a settembre di quest’anno l’abbiamo pagata 0,63 euro al kwh, praticamente il triplo, con il recapito di bollette da infarto per svariate migliaia di euro”.
“Una situazione insostenibile – rimarca – soprattutto ora che dobbiamo far fronte anche al disastro alluvionale, i cui effetti saranno visibili specialmente a lungo termine. Infatti, la grande quantità di acqua che ha invaso le nostre serre ha stressato il terreno e le piante e potrebbe scatenare di nuovo malattie come ad esempio la peronospora, con danni difficilmente quantificabili allo stato attuale. Chiediamo pertanto al Governo di mettere in campo tutte le misure necessarie affinché i nostri produttori possano superare questo difficile momento”.