L'intervista al direttore generale della Ferrovia Circumetnea, Salvatore Fiore
“Il giorno di apertura della tratta ancora non si sa. Siamo in una fase di definizione di nuove verifiche funzionali propedeutiche all’apertura all’esercizio in sicurezza. Le opere sono complete e questo piccolo ritardo è dovuto anche al carico di lavoro in capo ai soggetti che sono preposti alla sicurezza ferroviaria. Per questo si è reso necessario allungare i tempi per le attività di verifica funzionali”. Il direttore generale della Ferrovia Circumetnea, Salvatore Fiore, intervenuto al QdS.it, si esprime così riguardo all’imminente apertura della tratta Nesima-Monte Po’ della metropolitana di Catania.
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Metropolitana Catania, alle strette finali
Inizialmente prevista tra la fine di marzo e l’inizio di aprile la tratta ha subìto un ulteriore slittamento per questi motivi esposti dallo stesso numero uno della partecipata. In merito a ciò però “ormai ci siamo – aggiunge Fiore –, siamo nella fase finale ed è questione di massimo qualche settimana. Le opere sono complete e siamo contenti e felici di poter dare alla città queste due bellissime e importanti fermate. Siamo ancora più contenti che queste fermate siano in zone non centrali della città. Un modo per riqualificare queste zone urbane e dare a loro una grande valenza”.
Tratta Catania-Paternò, i tempi per la realizzazione
In parallelo però sarà dismessa la tratta in superficie Catania-Paternò proprio perché la corrispondente linea sarà trasformata in metropolitana. La dismissione è utile per consentire l’esecuzione di questi lavori.
“La tratta sarà dismessa – prosegue Fiore – anche per aumentare la nostra capacità di trasporto realizzando questo doppio binario tra Catania e Paternò, che sarà elettrificato, a scartamento ordinario e con una potenzialità di un treno ogni dieci minuti nelle ore di punta. Una cosa importante è che nel tronco tra Piano Tavola e l’ingresso di Paternò ricalcheremo lo stesso tracciato, che sarà quindi in superficie. Questo ci porterà anche a scavare la rampa di uscita dalla galleria. In ambiti fortemente urbanizzati, nei quali la ferrovia è ormai stata inglobata dai contesti urbani, ai fini della sicurezza e della riqualificazione di queste aree si è ritenuto opportuno interrare, così come fatto a Santa Maria di Licodia, Biancavilla e Adrano”.
“Fino a Piano Tavola sarà tutto in galleria, perché passiamo in ambiti fortemente urbanizzati, anche in ambito di transizione green, per liberare queste aree dalla barriera ferroviaria e di conseguenza per riqualificarle. L’interruzione del tracciato in superficie si rende necessaria per poter consentire la realizzazione del tracciato raddoppiato. Contiamo di aprire la nuova tratta fino a Paternò entro la fine del 2026”.
Metropolitana Catania, il punto su Stesicoro-Aeroporto
Anche per la tratta Stesicoro-Aeroporto qualcosa si muove e tutto questo porta a essere fiduciosi nel miglioramento del volto della mobilità nella provincia etnea.
“Per quanto riguarda la tratta Stesicoro-Aeroporto – conclude Fiore – stiamo recuperando, stiamo riavviando i lavori in via Castromarino e a breve riprenderemo anche per completare la galleria fino all’aeroporto. C’era il contenzioso con l’impresa che adesso pare che si sia definito, stiamo mettendo in atto il tutto per riaprire i cantieri per l’importante opera”.
“Siamo fiduciosi, stiamo andando avanti, noi non dismettiamo alcuna tratta, la potenziamo e la trasformiamo. Nella tratta storica paesaggistica, che va da Adrano a Riposto, si salvaguarda invece il vecchio tracciato per contesti paesaggistici davvero unici”.