Ieri in piazza Castelnuovo il taglio del nastro di una delle prime macchine già installate sul territorio cittadino. Saranno complessivamente quaranta e copriranno dalle vie del centro alle periferie
PALERMO – Tanto rivoluzionaria per la sua utilità, quanto famigerata per l’impatto sull’ambiente. A cominciare da quello urbano. La plastica, specialmente sotto forma di bottiglie in Pet per bevande di ogni genere, invade e imbratta strade e spiagge cittadine, scorre in grandi quantità sui fiumi e finisce per galleggiare o affondare in mare, dove a causa dei lavaggi delle maree e del deterioramento causato dalle alte temperature libera microplastiche destinate a essere ingerite dagli stock ittici. Un problema enorme. Da gestire cominciando dal basso, con soluzioni tecnologiche di facile fruibilità, nonché incentivanti, per cittadini e turisti. Tra queste le macchine “mangia plastica” distribuite in tutta la città.
A Palermo 40 macchine “mangia plastica”
A Palermo il progetto Recopet promosso dal Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, ne prevede 40 entro la fine dell’anno tra centro, semicentro e periferie, con una proporzione di un dispositivo ogni 20 mila abitanti. Ieri mattina in piazza Castelnuovo, al fianco del Tempietto della musica, è stato presentato uno dei sei ecocompattatori già installati sul territorio comunale. Un progetto che comincia a realizzarsi grazie alla collaborazione del Comune di Palermo e della Rap, la partecipata incaricata della raccolta e del trattamento dei rifiuti urbani con Garby Italia, azienda casertana specializzata in sistemi per la riduzione volumetrica e il recupero di bottiglie, flaconi, lattine in plastica e alluminio; e con il supporto di Amg Energia, per l’attivazione dei punti di prelievo elettrico. Insieme con il dispositivo situato a breve distanza dal Teatro Politeama, gli altri già istallati si trovano all’incrocio tra viale Campania e via Lazio, sull’angolo tra Piazzale John Lennon e via Giotto, in via Pindaro, a Mondello e sulle vie Giuseppe Cimbali, Ugo Falcando e Rocco Jenna.
Recopet è il primo dei progetti del Consorzio in programma in Sicilia che, con una raccolta differenziata pro capite di poco meno di 25 chilogrammi su base annua, ricalca la media nazionale. Un dato tutt’altro che negativo. Ma da incrementare soprattutto in vista degli importanti flussi di visitatori previsti nel capoluogo nell’imminente estate e nell’urgenza di preparare il territorio ad attrarre turisti sempre più orientati verso una cultura della sostenibilità.
Ottica di questo progetto è il contrasto della dispersione dei rifiuti nell’ambiente: “L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini a fare una corretta raccolta differenziata e contribuire ad aumentare la consapevolezza di come la plastica possa rappresentare una risorsa per tutti, se correttamente riciclata. Soprattutto in contesti caratterizzati da gradi dotazioni artistiche e naturalistiche come le città siciliane, a cominciare da Palermo”, ha detto Giovani Cassuti, presidente del Corepla.
Con i nuovi ecocompattatori differenziate 1 milione di bottiglie di plastica
L’attivazione dei 40 ecocompattatori consentirà di differenziare 1 milione di bottiglie e di trasformarle, in base al ciclo virtuoso del bottle-to-bottle, in altrettanti contenitori per bevande.
La raccolta differenziata come condizione essenziale per un corretto trattamento dei rifiuti. “Se non si potenzia questa parte della filiera – ha detto il presidente della Rap, Giuseppe Todaro – qualsiasi altro processo si rivelerà vano. Differenziare e riciclare significa ridurre la quantità di materiale da portare in discarica, ma soprattutto abbattere gli sprechi, economizzare le risorse e difendere l’ambiente. Anche per questo riteniamo strategiche tutte le attività che promuovono e sostengono politiche ambientali basate sul riuso e riciclo dei rifiuti”.
Ottica, questa, in cui rientra anche la raccolta selettiva delle bottiglie in Pet (per uso alimentare), con l’obiettivo di riconoscere una premialità nell’ambito di un circuito, da creare in tempi celeri, per migliorare anche la consapevolezza dei cittadini.
“Questa iniziativa – ha affermato l’assessore comunale alle Politiche ambientali, Piero Alongi – è solo una delle tante che il mio assessorato sta avviando e supportando con un percorso virtuoso che guardi in maniera primaria a una raccolta differenziata in linea con una città green. Questa sfida la vinciamo soltanto attraverso un percorso di collaborazione che vede insieme pubblico e privato, che lavorano in sinergia nell’interesse dell’ambiente. Siamo consapevoli che questo percorso avrà successo solo se riusciremo a coinvolgere cittadini ed associazioni”.