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Addio alla Radio in Fm sul cellulare, cosa cambia dall’1 gennaio

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Addio alla Radio in Fm sul cellulare, cosa cambia dall’1 gennaio

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giovedì 07 Gennaio 2021

La decisione è stata presa a favore dello sviluppo tecnologico, ma nessuna casa di telefonia mobile, a tutt’oggi, ha integrato sui suoi dispositivi i chip che consentono l’ascolto della radio digitale

L’ascolto
della radio in FM, in Italia ma non solo, è cosa quotidiana soprattutto
per l’ambito informativo. Tramite la radio “tradizionale” e senza costi
aggiuntivi di nessun tipo, né diretti né indiretti, la maggior parte degli
italiani può venire a conoscenza delle principali novità in ambito politico,
economico e sociale che riguarda il nostro paese oltre che ascoltare musica e
programmi di intrattenimento.

L’utilizzo
del tradizionale apparecchio radio è diminuita moltissimo, sostituita in gran
parte dallo streaming che viene effettuato dalle principali emittenti e
che le rende raggiungibili via web. Si salvano, per ora, le autoradio ma
l’evoluzione tecnologica colpisce oggi una delle caratteristiche che erano
tradizionalmente fornite dagli smartphone Android based.

Il
gennaio 2021
è entrata in vigore la legge 205/2017 che impedisce di
ascoltare le frequenze della radio FM in Italia tramite gli smartphone. Il
blocco avverrà tramite un aggiornamento software che disattiverà
automaticamente la funzione.

La
prima società di produzione di smartphone che ha disabilitato la funzione di
radio FM è stata la Samsung seguita da Nokia che, grazie a un aggiornamento ad
hoc, ha rimosso la possibilità di ascolto. Questo cambiamento, quindi, sarà
applicato sia per i già possessori di smartphone del noto brand ma anche per
quelli futuri, dato che sui nuovi dispositivi in commercio non è più presente. L’unica
esente da questa normativa rimane Apple
che non ha mai integrato la radio
FM sui suoi dispositivi e quindi non ha mai dato questa possibilità ai suoi
utenti.

Nonostante la nuova normativa, però, persiste un problema non di poco conto. Nessuna casa di telefonia mobile, a tutt’oggi, ha integrato sui suoi dispositivi i chip che consentono l’ascolto della radio digitale. Alla luc del fatto che la trasmissione sulla banda di frequenza denominata FM a breve sarà definitivamente rimossa, per i possessori di smartphone l‘unico modo per ascoltare la radio in Italia sarà quello di scaricare le app dedicate sul cui utilizzo però potrebbero esserci dei costi aggiuntivi oltre, ovviamente, al consumo del traffico web che verrò scalato da quello previsto dai singoli contratti che gli utenti hanno in essere.

Roberto Greco

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