Minacce, insulti a sfondo razzista e aggressione: misure di custodia cautelare per i presunti responsabili di un episodio di violenza all'interno di una struttura ricettiva a Palermo.
La Polizia di Stato ha eseguito due misure di custodia cautelare, emesse dal Tribunale di Palermo, nei confronti di un uomo e una donna palermitani, ritenuti responsabili dei reati di tentata estorsione in concorso e rapina consumata aggravati da offese a sfondo razziale.
Gli episodi risalgono al dicembre scorso, quando i due soggetti si erano recati in una struttura ricettiva del centro storico palermitano per richiedere una camera.
Tentata estorsione e offese a sfondo razziale a Palermo
Il dipendente della struttura alberghiera aveva chiesto loro il pagamento della stanza e i due soggetti, al fine di ottenere un prezzo più basso, hanno dato vita a una lunga sequela di minacce e insulti, facendo ricorso a termini dal chiaro connotato razzista.
Di fronte al rifiuto dell’addetto alla reception, hanno continuato a inveire contro di lui per ottenere le chiavi della camera. Nel momento in cui il dipendente ha cercato di contattare le forze dell’ordine da un telefono fisso, poi, i due aggressori hanno bloccato il tentativo con violenza. In un primo momento, infatti, avrebbero fatto cadere il telefono utilizzato dal dipendente per la richiesta di aiuto; poi, lo hanno aggredito fisicamente con pugni al volto e alla schiena, spingendolo in una stanza limitrofa al banco reception e sottraendogli il cellulare.
I due provvedimenti cautelari scaturiscono dalle indagini condotte dagli agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza “Centro”. Queste, attraverso l’acquisizione delle immagini delle telecamere installate sul posto e delle dichiarazioni rese dalla vittima, hanno portato all’identificazione degli autori dei fatti contestati.
Gli odierni destinatari di misura restrittiva sono indiziati e la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato.