Dalla riduzione di imposte e tasse alla lotta alla burocrazia, passando per il brand protection. Un appello ai sindaci affinché vadano incontro alle richieste degli operatori del comparto
AGRIGENTO – Insieme al settore della ristorazione, anche quello turistico è tra i più colpiti dalla crisi Coronavirus. L’attività è ferma, non si può viaggiare, le strutture alberghiere sono chiuse, le agenzie e i tour operator sono inondate da richieste di cancellazione. Si prevede una breve ripartenza probabilmente da giungo, ma l’incertezza e la preoccupazione da parte degli operatori del comparto sono sempre più grandi.
Il sindaco di Agrigento Lillo Firetto, anche nella sua veste di presidente del Distretto turistico territoriale, ha raggiunto un’intesa con i rappresentanti dell’economia turistica locale per creare una task force che possa contribuire ad affrontare i problemi del settore, la cui produttività è direttamente e naturalmente connessa all’aggregazione di persone e alla connessione di più servizi. “Un ruolo importante – ha detto Firetto – ha la promozione di una città sicura e attrattiva, pronta a far ripartire le celebrazioni dei suoi 2600 anni prolungandole anche nel 2021. La Sicilia è turismo e cultura, depositaria del 25% del patrimonio culturale nazionale con competenza esclusiva regionale sui Beni culturali. Per questo motivo lo Stato dovrà aprire una finestra per aiutare e salvare uno dei settori trainanti dell’economia”.
Ed ecco che tra le idee per far ripartire il turismo ad Agrigento, oltre alla riduzione di imposte e tasse e alla sburocratizzazione, gli operatori del settore puntano su un brand protection, che possa invogliare il mercato a scegliere la destinazione Agrigento. L’operazione dovrà mettere in luce alcuni significativi aspetti quali: il limitato contagio nell’area territoriale agrigentina; la serietà nel controllo della situazione emergenziale la promozione di un brand locale; la creazione di un video emozionale-esperienziale che metta in evidenza le condizioni ambientali e di vivibilità del territorio, oltre le bellezze archeologiche monumentali.
Nella finanziaria appena approvata dall’Ars sono stati stanziati 117 milioni di cui 75 milioni per le strutture ricettive e gli operatori del turismo siciliani, 10 milioni per compensare le perdite da botteghino per i settori spettacolo dal vivo e cinematografico, 27 milioni nel triennio 2020-2022 per il Fondo unico regionale per lo spettacolo; 8 milioni per gli sport professionistici e dilettantistici.
“L’esenzione o la riduzione dei tributi locali per tutto il comparto turistico – ha detto il presidente di Confcommercio Sicilia, Francesco Picarella – approvata in Finanziaria è una buona notizia che mette nelle condizioni i Comuni di venire incontro alle esigenze degli operatori turistici. Facciamo appello ai sindaci affinché dispongano immediatamente l’esenzione dei tributi locali per albergatori, bar, ristoratori e tutte le attività turistiche”.